Un momento di evasione in Campania, perché no?
Il fatto è che quando si parla di Campania, immediatamente il pensiero va a Napoli e alla sua città, al Vesuvio, alla bellezza del mare e dell’arcipelago partenopeo. Chi visita la Campania, poi, non può tralasciare Caserta e la sua Reggia (quasi un milione di visitatori nel 2024), così come una visita obbligatoria per chiunque arrivi in regione è quella alla Costiera Amalfitana.
Ma la Campania non è solo costa e non si riduce a Napoli, Caserta e Salerno; la Campania è affascinante anche nell’entroterra. A Benevento ci sono il Teatro Romano, l’Arco di Traiano, la Chiesa di Santa Sofia, il Duomo e la Rocca dei Rettori. E poi c’è la bellezza del centro cittadino di Avellino e dei Monti e dei Parchi da cui la città è circondata.
Sì, per qualche giorno di evasione, Avellino e il suo territorio sono l’ideale.
Il centro di Avellino: palazzi e basiliche
Chi arrivi da fuori regione, da nord o da sud non importa, generalmente, inizia il tour di Avellino e dell’Irpinia proprio dal centro cittadino.
Qui, il turista può ammirare il Duomo di Avellino, noto anche con il nome di Cattedrale di Santa Maria Assunta: come spesso accade, ha raggiunto la sua condizione attuale a seguito di realizzazioni successive, in particolare nel periodo romanico e neoclassico. Se sulla facciata principale sono presenti le statue dei tre patroni di Avellino (San Modestino, San Fiorentino e San Flaviano), all’interno, tra soffitto a cassettoni e colonne e cornicioni in stile barocco, gli affreschi alle pareti raccontano la storia della città.
Dopo aver ammirato la Piazza della Libertà, il turista può continuare il suo giro del centro città passando davanti alla Fontana di Bellerofonte o dei tre cannuoli, realizzata nel XVII secolo su commissione del principe Caracciolo. Parte delle statue che ornavano un tempo la struttura si trovano ora al Museo civico di Villa Amendola, ma la fontana è un’occasione per assaporare le fresche e candide acque che arrivano in città direttamente dal Monte Partenio.
Per poter osservare i “pezzi di storia” della città di Avellino, una visita al Museo Irpino è imprescindibile: reperti archeologici, sculture, ceramiche, oggetti di vita quotidiana sono esposti nelle due sedi del museo, Palazzo della Cultura e Complesso monumentale Carcere Borbonico.
Non si può, infine, lasciare Avellino se prima non si visitano i suggestivi Cunicoli longobardi, un complessissimo sistema di gallerie scavate nel banco tufaceo e di scale intagliate nella roccia che secoli fa consentiva agli abitanti della città di trovare rifugio in caso di invasioni, epidemie e, più recentemente, bombardamenti.
Prima di sera, quando il turista si riposerà nella propria stanza, distraendosi con scommesse sportive o giocate sui casino stranieri online, c’è ancora tempo per girare tra piazze e vicoli, per visitare il Casino del Principe nel centralissimo Corso Umberto, Villa Amendola in via dei Due Principati e per ammirare la Fontana di Grimoaldo nel Borgo di Sant’Antonio Abate.
Il tour dei borghi medievali dell’Irpinia
Al turista che voglia conoscere l’Irpinia, un weeekend non è sufficiente: i piccoli centri e borghi, spesso di origine medievale, nascondono delle bellezze architettoniche e un’atmosfera da fiaba, che spesso lasciano senza parole i turisti.
È possibile, ad esempio, organizzarsi per compiere un tour dei borghi medievali. Imperdibili i centri di Andretta e il suo Castello Normanno e di Candida con il Castello Filangieri. Ma anche un’altra dozzina di piccoli paesi arroccati sui monti dell’Irpinia sono noti per i loro castelli: Calitri, Castelvetere, Nusco, Pietrastornina, Rocca San Felice, Roccabascerana, Sant’Angelo a Scala, Cairano, Lioni, Quaglietta a Calabritto, Senerchia e Trevico.
A Summonte, piccolissimo borgo del Parco regionale del Partenio, meritano una sosta la Torre Angioina, l’ex Chiesa di San Nicola, l’Anfiteatro, il borgo medievale e il Campanile del Santissimo Rosario.
Monteverde, dal 2013, è entrato a far parte dei borghi più belli d’Italia e non a torto: dominato dall’alto dal suo castello, il paese si distribuisce sui tre colli Incoronata, Croce e Castello ed è impreziosito da edifici religiosi di indubbio valore architettonico.
Un tour alternativo dell’Irpinia: la bicicletta
Il modo migliore per ammirare senza fretta e con cura le bellezze architettoniche e le specificità faunistiche e floreali dell’Irpinia, però, è la bici: mountain bike o gravel, poco importa; quello che serve è la voglia di pedalare, alla ricerca di un escursionismo fuori dai circuiti tradizionali ed affollati, perché il Parco del Partenio e i Monti Picentini sono tanto belli, quanto poco sfruttati turisticamente. Da provare assolutamente!
Come nel caso del percorso ad anello che parte proprio da Summonte, all’estremità orientale del Parco Regionale del Partenio e che scorre per una trentina di km, in un tour mediamente impegnativo, con un dislivello positivo di 900 metri e con un arrivo ad una quota massima di 1.224 mt s.l.m.
Si pedalerà tra i vicoli stretti dei borghi di origine medievale, si entrerà in fitte pinete e bellissime faggete, si raggiungeranno sorgenti naturali e resti di castelli medievali.
E per chi, dopo una giornata tra borghi e sentieri, vuole concedersi un momento di svago anche da casa o dalla propria stanza d’albergo, esistono tanti casino internazionali non AAMS. Sempre più scelti da giocatori italiani, offrono accesso rapido, bonus competitivi e prelievi immediati.
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