Castel Sant’Elmo è un antico castello situato sul punto più alto della collina del Vomero, noto e popoloso quartiere di Napoli. La roccaforte nacque tra il 1537 e il 1547 per ordine del Viceré spagnolo Don Pedro De Toledo, durante il regno di Carlo V d’Asburgo.
Il castello ha una forma caratteristica: quella di stella a sei punte, ognuna delle quali offre ai visitatori di tutto il mondo e di ogni epoca dei panorami mozzafiato.

Castel Sant’Elmo: il panorama a Ovest
Una volta saliti in cima al castello, si può osservare la città dall’alto affacciandosi ad uno dei suoi sei lati. A seconda del punto di osservazione, sembra di scoprire “tante Napoli” le une diverse dalle altre, grazie alle infinite particolarità che si racchiudono nella città partenopea.
Per esempio, guardando verso Ovest dalla vetta del Castel Sant’Elmo, si può scorgere la collina verde dei Camaldoli, zona boscosa ma abitata, la quale è a ben 457 metri sul livello del mare. I Camaldoli sono noti per il loro Eremo, ovvero area dove i Frati Benedettini, nel sedicesimo secolo, costruirono un monastero per il loro ritiro spirituale.
Il panorama a Est
Forse uno dei lati più suggestivi da cui guardare la città: l’Est. Il motivo? Da qui si può notare una strada lunga e dritta che si estende dal centro dell’antica città greco-romana fino al Centro direzionale. Ad oggi è nota come “Spaccanapoli”, proprio perché sembra spaccare in due esatte metà la città. Al tempo di Roma, invece, si chiamava decumano inferiore. Aguzzando lo sguardo, si intravede persino un’altra fortezza napoletana, Castel Capuano, in Via dei Tribunali.
…e a Sud
Il panorama più romantico da guardare affacciandosi dal Castel Sant’Elmo è probabilmente quello a Sud. Da qui si ammira la riviera di Chiaia, la Villa comunale, lo splendido lungomare di Mergellina e, a seguire, via Caracciolo. Quest’ultima, ad oggi una tra le più famose vie della città, in passato era una lunga striscia di sabbia. Fu trasformata in strada verso il finire del diciannovesimo secolo ed intitolata all’ammiraglio Francesco Caracciolo che, proprio a Castel Sant’Elmo, proclamò insieme ad altri patrioti la nascita della Repubblica Napoletana (1799).
Il Castel Sant’Elmo guarda al Nord e al Nord-Est
In direzione Nord-Nord-Est, dalla fortezza si vede la città trasformarsi in campagna: a dominare il paesaggio è, infatti, la collina di Capodimonte. All’interno del bosco più vasto di tutta Napoli, Carlo di Borbone (Re di Napoli dal 1734 al 1759) fece costruire la sua reggia, oggi museo. Aguzzando la vista, inoltre, si scorge il quartiere Capodichino e la pista di atterraggio dell’aeroporto.
A Nord-Est, invece, un’altra zona della città: quella di Via Foria e del Museo Archeologico Nazionale.
…e a Nord-Ovest
In quest’area, più periferica, si sviluppa il quartiere del Rione Alto, collegato alla collina di Capodimonte da un’altra zona, quella dei Colli Aminei.
Alle spalle del Rione Alto, si estendono i quartieri di Piscinola, Secondigliano e Scampia.
Il panorama a Sud-Ovest
Oltre la fine del lungomare di Mergellina, si trova la collina di Posillipo (da “Pausilypon”, “luogo di pausa dalle sofferenze”, per la bellezza del suo panorama). Al di là di Posillipo vi sono i Campi Flegrei, con i quartieri di Fuorigrotta e Bagnoli.
…e a Sud-Est
Da questo punto, il Castel Sant’Elmo offre la vista su altre due fortezze: il Castel dell’Ovo, nascosto dietro il promontorio di Pizzofalcone, e, più a sinistra, il Maschio Angioino, situato in Piazza Municipio. Accanto c’è Palazzo Reale, edificio che ospita al suo interno anche la Biblioteca Nazionale e la cui estensione arriva fino a Piazza del Plebiscito.
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