“Settembre è un mese perfetto per ricominciare” dice Gazzelle in una delle sue canzoni di successo e, in effetti, settembre è il mese in cui “si ricomincia”. Ricomincia il lavoro, la scuola, l’università e ogni altro tipo di attività di routine.

Ciò che probabilmente non si esaurisce né ricomincia mai è, invece, la cultura, specialmente nella città partenopea. Napoli, infatti, porta il vanto di essere uno dei centri più ricchi dal punto di vista culturale di tutta Italia. E’ per questo che ogni Napoletano che torna a casa i primi di settembre per riprendere la propria vita frenetica e stancante dovrebbe trovare del tempo da dedicare allo scoprire i segreti che la cultura napoletana nasconde in ogni angolo della città.

A tal proposito, per incentivare l’interesse nei confronti di musei e altri luoghi culturali, il Ministero della Cultura offre da qualche anno la possibilità, ogni prima domenica del mese, di visitarli gratuitamente.

Sullo scadere della bella stagione, quindi, il Napoletano o il turista che sceglie di visitare la città ad inizio settembre, può approfittare di questa imperdibile occasione per arricchirsi culturalmente…senza impoverirsi economicamente!

A seguire, un elenco dettagliato dei principali musei gratuiti a Napoli nella domenica del sette settembre.

settembre

Settembre al museo

Certosa e Museo di San Martino

Situata in posizione panoramica sulla collina del Vomero, la Certosa di San Martino rappresenta una delle immagini più iconiche di Napoli. Fondata nel 1325 da Carlo di Calabria, figlio di re Roberto d’Angiò, si è trasformato da monastero gotico in uno dei più raffinati esempi di arte barocca italiana.

Complesso monumentale e Biblioteca dei Girolamini

In via Duomo, il Complesso monumentale e Biblioteca dei Girolamini risale al sedicesimo secolo e costituisce un insieme di opere e documenti storici. Oltre alla Biblioteca, vi si trovano l’Archivio, la Quadreria e la Chiesa dedicata a San Filippo Neri.

Crypta Neapolitana

Nota anche come Grotta vecchia di Pozzuoli, fu costruita in età augustea. La galleria risulta scavata interamente nel tufo per una lunghezza di m 705, una larghezza originaria di m 4,50 ed un’altezza di m 5.

Museo archeologico nazionale di Napoli

Il Museo archeologico nazionale di Napoli è tra i più importanti al mondo per ricchezza e unicità del patrimonio.

L’origine delle sue collezioni è legata a Carlo di Borbone, re di Napoli dal 1734 al 1759, che promosse l’esplorazione delle città vesuviane sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Attualmente espone circa 18.000 reperti storici.

Museo della ceramica Duca di Martina in Villa Floridiana

Il re Ferdinando di Borbone, nel 1817, acquistò la Villa per destinarla a residenza estiva della moglie Lucia Migliaccio di Partanna, duchessa di Floridia.

La ristrutturazione dell’intero complesso, che comprendeva un piccolo casinò (l’attuale Museo) ed una coffee-house (l’odierna Villa Lucia) e il Parco fu affidata all’architetto Antonio Niccolini che vi lavorò dal 1817 al 1819. Antonio Niccolini, tra il 1817 e il 1819, progettò anche il rifacimento e la riconfigurazione dei giardini all’inglese, secondo la moda del tempo.

Museo e Real Bosco di Capodimonte

Nel 1738 Carlo di Borbone affidò a Giovanni Antonio Medrano la costruzione della nuova reggia sulla collina di Capodimonte, nella quale sistemare il grande patrimonio artistico ereditato dalla madre, Elisabetta Farnese. 

Il Real Bosco di Capodimonte ha un’estensione di 134 ettari. All’interno del suo perimetro si contano sedici architetture tra residenze, casini, fabbriche artigiane, depositi e chiese, oltre a fontane e statue, dispositivi per la caccia, orti e frutteti ed un cimitero, quello dei Cappuccini dell’Eremo.

Palazzo Reale di Napoli

Il Palazzo Reale di Napoli fu fondato come palazzo del re di Spagna Filippo III d’Asburgo nell’anno 1600. La sua collocazione urbanistica accanto al Palazzo Vicereale Vecchio, poi demolito, e ai giardini di Castel Nuovo continua la tradizionale posizione della residenza reale a Napoli al margine meridionale della città antica.

Parco delle tombe di Virgilio e Leopardi

Il piccolo parco è situato alle spalle della chiesa di Santa Maria di Piedigrotta, nei pressi della stazione ferroviaria di Mergellina.
L’area a giardino ospita il sepolcro del poeta Publio Virgilio Marone (Andes, 70 a.C. – Brindisi, 19 a.C.). Un’altra area del giardino è dedicata alla tomba di Giacomo Leopardi (Recanati, 1798 – Napoli, 1838), un monumento che dal 1939 accoglie le spoglie del poeta, qui traslate dall’antica Chiesa di San Vitale a Fuorigrotta (oggi scomparsa), insieme alle lapidi ora murate sulla retrostante parete tufacea 

Castel Sant’Elmo

Castel Sant’Elmo è un antico castello situato sul punto più alto della collina del Vomero, noto e popoloso quartiere di Napoli. La roccaforte nacque tra il 1537 e il 1547 per ordine del Viceré spagnolo Don Pedro De Toledo, durante il regno di Carlo V d’Asburgo.

Il castello ha una forma caratteristica: quella di stella a sei punte, ognuna delle quali offre ai visitatori di tutto il mondo e di ogni epoca dei panorami mozzafiato.

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