I patrimoni immateriali UNESCO in Campania sono cinque, ognuno dei quali testimonia usanze, riti e tradizioni secolari che ci contraddistinguono in tutto il mondo. Trattasi di pratiche, rappresentazioni, espressioni, conoscenze e abilità che le comunità riconoscono come parte del loro patrimonio culturale. Scopriamo insieme i cinque patrimoni immateriali UNESCO in Campania!
Gli elementi transnazionali
Tre dei cinque patrimoni immateriali UNESCO della Campania sono definiti “elementi transnazionali“, in quanto accomunano diverse nazioni e interessano luoghi apparentemente distanti, tra cui appunto la nostra regione.
Il primo è la “dieta mediterranea“, inserita nel prestigioso elenco nel 2010. Molto più di una semplice lista di alimenti, questo “elemento culturale” è un vero e proprio stile di vita che mette insieme rituali, simboli, conoscenze e competenze condivise da molte nazioni del bacino mediterraneo: Italia, Spagna, Grecia, Marocco, Cipro, Portogallo e Croazia. È certamente questa una delle caratteristiche principali che contraddistinguono il primo dei patrimoni immateriali UNESCO in Campania.
Il secondo “elemento” transnazionale è la pratica della “transumanza” che nell’ambito della pastorizia consiste nella migrazione stagionale del bestiame, in particolare ovini. Italia, Austria e Grecia sono i territori che possono vantare questo patrimonio, certamente tra i più affascinanti della lista. In Campania questa pratica è presente soprattutto nei territori dell’Alta Irpinia.
L’arte dei muretti a secco, invece, riguarda la costruzione di muretti accatastando le pietre una sopra l’altra senza usare altri materiali se non, a volte, la terra secca. Vengono utilizzati sia in ambito agricolo che in allevamento, ma anche per uso abitativo. La stabilità di queste costruzione è assicurata mediante un sapiente bilanciamento delle forze e un’accurata scelta delle pietre. Si tratta di un elemento transazionale che accomuna, oltre l’Italia, ben 7 nazioni europee: Croazia, Cipro, Francia, Grecia, Slovenia, Spagna e Svizzera.
L’arte del pizzaiolo napoletano: il più celebre tra i patrimoni immateriali UNESCO
L’arte della pizza merita certamente un posto d’onore in questo elenco. D’altronde è un patrimonio italiano (e in particolare campano!) riconosciuto in tutto il mondo all’unanimità. La caratteristica principale di questa tradizione è la sua trasmissione di generazione in generazione, con il coinvolgimento dei giovani e momenti importanti di promozione e di rinnovamento. Sono tutte prerogative considerate fondamentali per la definizione di “patrimonio culturale immateriale dell’umanità”.
Il più celebre tra i patrimoni immateriali UNESCO in Campania viene considerato come “un’espressione di una cultura che si manifesta in modo unico, perché la manualità del pizzaiolo non ha eguali e fa sì che questa produzione alimentare possa essere percepita come marchio di italianità nel mondo”. Non viene evidenziato solo il sapore del prodotto finito, quindi, ma anche il processo creativo dello stesso, con particolare attenzione all’abilità tecnica del pizzaiolo.
I gigli: le macchine a spalla di Nola
L’ultimo (ma non per importanza!) tra i patrimoni immateriali UNESCO in Campania è la pratica delle “macchine a spalla di Nola“. Questo elemento culturale è inserito all’interno di un circuito nazionale che coinvolge diversi luoghi italiani tra i quali la Faradda dei Candelieri di legno di Sassari, la Macchina di Santa Rosa a Viterbo e i riti di Nostra Signora della Sacra Lettera a Palmi.
Artigiani per l’edificazione delle macchine e gli abiti, musicisti, cantori, trasportatori ben addestrati. Sono molteplici le maestranze coinvolte in questa spettacolare processione sacra in cui si riconosce un forte senso d’identità e di appartenenza. Ogni anno l’intera comunità si riunisce intorno a questo rito che si rinnova in continuazione da generazioni.
Anche questo, come gli altri patrimoni immateriali UNESCO in Campania visti, testimonia la ricchissima cultura di cui il nostro territorio è permeato. Un inestimabile tesoro senza eguali che ognuno di noi è tenuto a tutelare e valorizzare!
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