A Ravello, nel cuore della Costiera Amalfitana, Villa Cimbrone è una delle costruzioni più affascinanti, con un panorama suggestivo e giardini in stile inglese e italiano. Chiunque l’abbia visitata non ha certo potuto restare indifferente al suo fascino, primi tra tutti David Herbert Lawrence e Pier Paolo Pasolini.
“Una selva di colonne, come dalle mie parti, gotiche; ma, davanti, è aperto, c’è il precipizio, il vuoto, il mare. Sperduta tra le colonne, un’antica sedia di legno, ecclesiastica, mi siedo, c’è tanta pace, che qui vorrei morire, finirla così dolcemente. […] Come Lawrence – che anche lui, avrebbe voluto morire qui, di troppa pace – non riesco a staccarmi da questo angolo di cielo. Un luogo deputato all’estasi”. Pier Paolo Pasolini
Le origini di Villa Cimbrone
Villa Cimbrone venne probabilmente costruita intorno al XI secolo, nel periodo d’oro di Ravello. La struttura venne edificata sulle rovine di un’antica villa romana e divenne la nobile residenza della famiglia Acconciagioco e successivamente dei Fusco e degli Amici. Il suo nome deriva da Cimbronium, il costone roccioso su cui sorgevano le antiche rovine romane, un podere di circa otto ettari. Dopo un lungo periodo di abbandono nel 1905 venne acquistata da Ernest William Beckett, barone di Grimthorpe. A Beckett si deve la bellezza odierna della villa, rivoluzionò il giardino e il belvedere dando una nuova vita a una struttura ormai decadente.
La terrazza dell’Infinito
Uno dei punti più noti e suggestivi di Villa Cimbrone è il suo belvedere: la Terrazza dell’Infinito. La vista è delineata da una serie di busti marmorei in stile romano. Si dice che sia chiamata così perché in questo luogo mare e cielo si confondo dando a chi si affaccia la sensazione di essere di fronte all’infinito. L’autore statunitense Gore Vidal soggiornò per molti anni a Ravello, ottenendo la cittadinanza onoraria. Fortemente legato a tutta la Costiera Amalfitana descrisse così la Terrazza dell’Infinito: “Mi fu chiesto da una rivista americana quale era il luogo più bello che io avessi mai visto in tutti i miei viaggi, e io ho risposto: il panorama del belvedere di villa Cimbrone in un luminoso giorno d’inverno, quando il cielo e il mare sono così vividamente azzurri che non è possibile distinguerli l’uno dall’altro.”
Villa Cimbrone, incanto per artisti da ogni parte del mondo
Le splendide sale di Villa Cimbrone hanno ospitato illustri personaggi tra cui Strachey, Keynes, Moore, Russel, Elliot, Virginia Woolf, i Duchi di Kent, Churchill. Villa Cimbrone fu anche punto di incontro di giovani intellettuali inglesi nella Costiera Amalfitana. In particolare qui si riuniva uno il famoso circolo londinese di Bloomsbury, solito organizzare i propri incontri nella Cripta, edificata tra il 1907 e il 1911. La fondatrice del circolo era Virginia Woolf, insieme a un gruppo di neolaureati del quartiere Bloomsbury rese la villa nota ad autori e studiosi internazionali.
Villa Cimbrone fu anche il luogo della fuga romantica di Greta Garbo e il direttore d’orchestra Leopold Stokowski, autore della celebre musica del film Fantasia della Walt Disney. L’attrice di Holloywood fuggì a Ravello con il suo nuovo amore nel 1938. Testimonianza del loro soggiorno clandestino è ancora oggi una targa con l’incisione: “Qui nella primavera del 1938 la divina Greta Garbo sottraendosi al clamore di Hollywood conobbe con Leopold Stokowski ore di segreta felicità.” Recentemente Villa Cimbrone è stata sede di importanti convegni scientifici e attualmente è un noto hotel che continua a ospitare nelle sue sale illustri personaggi.
Laura d’Avossa
foto dal sito ufficiale dell’hotel di Villa Cimbrone
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