Halloween napoletano e le streghe. Sì. quelle di Benevento.

Eppure, quando si parla di Halloween la prima cosa che si pensa è che non ci appartiene, non è nella nostra tradizione.

Ma ne siamo proprio sicuri?

Halloween: etimologia del termine

pozioni e riti magici: immagine creata con IA

Se partiamo dall’etimologia del termine, è chiaro che dobbiamo necessariamente fare riferimento al termine inglese e al suo significato.

All – Hallows – Eve che significa Vigilia di Ognissanti che è proprio il 31 ottobre.

In realtà non è sempre così, poichè è stato Papa Gregorio III nell’ VIII sec. a datare la Solennità di Ognissanti al 1 Novembre, visto che si celebrava il 13 maggio e solo successivamente ad essa è stata affiancata la Commemorazione dei Defunti al giorno successivo.

E’storia nota, però, che la celebrazione di Halloween rimandi ai tempi lontani delle popolazioni celtiche e che poi sia diventata prima la festa americana per eccellenza e poi è giunta a noi, che sebbene con fatica e scetticismo, comunque l’abbiamo accettata.

Halloween e Zucche? No, streghe!

Janare e Streghe di Benevento: Immagine creata con IA

Zucche, zucchette, racconti dell’assurdo, dell’orrore, maghi e streghe. Sì, le streghe, come quelle di Benevento.

Le streghe di Benevento tra storia e leggende

La storia delle streghe di Benevento mescola leggenda e reltà. Si tratta di donne che – in un tempo estremamente lontano dal nostro – furono accusate, arrestate e condannate al rogo, la condanna a morte per chi era accusato di stregoneria o di eresia.

La città di Benevento, inizialmente infatti si chiamava Maloenton, mentre i Romani la chiamavano Malum Eventum, associando a eventi nefasti.

Dopo la vittoria di Pirro del 272 a.C. gli stessi Romani la battezzarono Benevento.

La fine dell’Impero Romano d’Occidente e le invasioni dei barbari, la creazione dei regni romano – barbarici a seguito delle conquiste di popolazione provenienti dal nord, resero la città un ducato longobardo.

La conversione di quest’ultimo al Cristianesimo non mise fine ai riti pagani dei Longobardi che – pare – si svolgessero di notte.

Tra i culti notturni, c’era quel lo di Diana.

Dal mito di Diana alle Streghe

Oltre alla Dea della caccia e associata alla Luna, era venerato anche il Dio Odino che veniva onorato davanti ad un albero di noci, tagliato l’albero, secondo una leggenda, ne venne fuori un serpente, da sempre simbolo del diavolo.

Riti notturni, fuochi, grida.

Ecco quelle che dovevano essere le campagne del circondatario.

Non si può, di conseguenza, escludere che gli abitanti della città o delle zone circostanti li accostassero a spiriti del male o riti e rituali legati alla stregoneria.

Paradossalmente, i Celti, ai cui culti è legata la nascita della festa di Halloween, secoli prima, intorno al fuoco, di notte, avviavano riti, grida e canti, per celebrare la fine del raccolto, ma onoravano anche i loro defunti.

Ed eccole, quindi, le streghe. Le streghe di Benevento.

Zoccolare, Manolonga, ma soprattutto le più famose Janare.

Tre categorie di streghe: le prime che traggono il nome dal rumore che facevano coi loro zoccoli mentre correvano lungo vicoli e strade, Manolonga ovvero Maria la longa, era una donna che – morta cadendo in un pozzo – tirava giù tutti coloro che vi si affacciavano, infine vanno ricordate le famosissime Janare.

Sì, le janare.

L’uso del termine janara ancora oggi è utilizzato nel dialetto napoletano per indicare una donna sempre arrabbiata, inasprita, acida, cattiva.

Erano considerate l’origine del male, erano da eliminare. Erano la cattiveria personificata che si serviva di pozioni e formule magiche.

Halloween in Campania: le streghe di Benevento
Pozioni e formule magiche – immagine creata con IA

Sull’origine del loro nome, si fa riferimento ad una storpiatura del termine Dianare, le seguaci di Diana!

Streghe: il mistero che arriva anche sugli schermi

Dai tempi lontani dei Celti ai quali si fa riferimento per Halloween, sugli schermi di produzione americana da sempre, comprese le produzione disneyane per i bambini, le streghe che, nella città di Benevento, hanno avuto croce e delizia, sono state protagoniste del grande e piccolo schermo.

Benevento e non solo. Anche Hollywood o Cinecittà, che le hanno fatte rivivere e amare, quasi a riscattarle dai roghi ai quali venivano condannate e ai processi – spesso sommari – dei Tribunali dell’Inquisizione.

Mia moglie è una strega” del 1980, di produzione italiana, con Renato Pozzetto e Eleonora Giorgi.

“Le streghe di Eastwich” del 1987 produzione hollywoodiana con Jack Nicolso, Cher, Susan Sarandon e Michelle Pfeiffer.

Streghe, o per meglio dire Charmed, la serie americana andata in onda prima negli Usa e poi in Italia a raccontare la storia delle sorelle Halliwell, tre streghe stavolta buone che combattono le forze e la sorgente del male.

Chissà delle Halliwell, streghe buone per eccellenza, quale idea si saranno fatte le Janare, che di buono, non possedevano gran chè e chissà se proprio queste donne, più che cattive, forse erano solo sofferenti, di un dolore interno che le ha condannate a morte, eppure al mito eterno.

Sitografia di riferimento

https://www.polodidatticomontalcini.it/casa/09/10/perche-si-chiama-halloween-ecco-il-significato-nascosto-della-parola-che-non-conosci

https://www.sannioexperience.it/chi-sono-le-janare-di-benevento-2

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