A Pagani ogni Venerdì Santo si mette in scena un vero e proprio dramma teatrale!

Come accade in molti centri del Sud Italia, questo giorno coincide con una serie di eventi religiosi che coinvolgono intere comunità. E Pagani non è da meno, anzi!

Andiamo alla scoperta del rito del “Tuozzolo” del Venerdì Santo a Pagani!

venerdì santo pagani
Una foto del 1903 che ritrae il momento dell’arrivo delle due statue in piazza Corpo di Cristo a Pagani. Sullo sfondo la sede comunale, ex convento dei Padri Scolopi.

I protagonisti del Venerdì Santo a Pagani

Come è facile intuire, i due protagonisti del Venerdì Santo a Pagani sono il Cristo e la Madonna.

Le statue che li raffigurano si trovano nel cuore della città, dove in poche centinaia di metri sono collocati numerose chiese ed edifici storici di grande valore artistico e religioso. A pochi passi, infatti, si trova il celeberrimo Santuario della Madonna delle Galline dove ha inizio la secolare festa.

La statua del Cristo Morto è custodita nella chiesa del “Corpo di Cristo”, un tempo chiamata S. Felice perché custodiva le spoglie dei protomartiri cristiani Felice e Costanza.

Quella della Madonna Addolorata, invece, è posta all’interno dell’omonima chiesa, alla destra dell’edificio comunale, il Palazzo San Carlo.

Sono manufatti di pregevole fattura che nel giorno del Venerdì Santo di Pagani sono sotto gli occhi di tutti

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L’altare principale della chiesa dei Maria Santissima Addolorata a Pagani. Sulla sinistra, la statua della Madonna che il Venerdì Santo attraversa le strade della città.

Il rito del “tuozzolo”

Il Venerdì Santo a Pagani, come in molte città, inizia con una processione.

Le statue del Cristo Morto e dell’Addolorata percorrono le vie cittadine, portate a spalla dalle rispettive Confraternite.

Al loro ritorno nella chiesa del Corpo di Cristo, intorno alle 21, ad aspettarla c’è una folla gremita all’inverosimile.

Una marea di persone (prima della pandemia, ovviamente!) in trepidante attesa dell’ultimo, emozionante atto del rito.

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Uno scatto che ritrae la statua della Madonna Addolorata durante la processione del Venerdì Santo a Pagani.

Grazie alla maestria dei portatori delle statue, si inscena il momento in cui Maria insegue il corpo senza vita del figlio, nel tentativo di poterlo compiangere.

Una volta che il Cristo Morto varca le soglie della chiesa, però, le porte si chiudono in faccia all’Addolorata.

Bussando per tre volte al grande portone (ecco perché “tuozzolo”!) i fedeli, compartecipi della rappresentazione sacra, inscenano il tentativo di Maria di raggiungere il figlio defunto.

La statua va avanti e indietro, si gira di scatto e infine viene amaramente beffata con le porte che fingono di aprirsi per poi chiudersi definitivamente.

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Le due statue della Madonna Addolorata e del Cristo morto sul sagrato della chiesa del Corpo di Cristo, dove avrà luogo il rito del “tuozzolo”.

Pagani: una città che vive in primavera

Il rito del Venerdì Santo di Pagani è senza dubbio uno degli eventi più attesi dalla comunità e si perpetua da generazioni in un periodo in cui la città è più viva che mai.

Lo “struscio” del Giovedì Santo con la visita ai “sepolcri” (termine improprio per definire gli “altari della reposizione”), il rito del “tuozzolo” e poi i festeggiamenti della Santa Pasqua.

Questo periodo intenso si conclude con la festa di tutte le feste: la Madonna delle Galline, dove il sacro e il profano si mescolano in maniera indissolubile.

Perché Pagani è cosi: un bacino culturale, etno-antropologico e storico di grande fascino che vive la propria identità intorno a eventi chiave. E il rito del Venerdì Santo è proprio uno di questi!

Clicca qui per vedere i momenti più saliente del rito del Venerdì Santo a Pagani!

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