busto john peard
Print Friendly, PDF & Email

Il Colonnello John Whitehead Peard è un nome poco noto nelle storie dell’Unità d’Italia. Eppure è un personaggio molto curioso che non evoca buoni ricordi a Napoli: braccio destro di Garibaldi, eroe nazionale italiano con il soprannome rinascimentale di “Garibaldino Inglese”, o, in alternativa, “il Gentleman di Garibaldi”. In Inghilterra, invece, neanche si ricordano più di lui.

John Peard
Un busto di John Peard

La somiglianza con Garibaldi

I “Mille” che sbarcarono in Sicilia furono infatti affiancati da altrettanti soldati professionisti inglesi. Fra questi uomini spicca il comandante John Peard, uomo talmente affascinato dalla figura di Garibaldi, da imitarlo in tutto e per tutto. Usava gli stessi vestiti, portava la stessa barba, imparò le stesse movenze, avevano entrambi gli occhi azzurri. L’unica cosa che li differenziava era il colore della giubba: uno amava il blu, l’altro aveva la famosa camicia rossa.
A causa della forte somiglianza fisica fra i due condottieri, comunque, l’inglese era soprannominato dalle truppe “il gemello di Garibaldi“, un soprannome di cui Peard ne andava fiero.

John Peard, un uomo assetato di sangue e denaro

Ma, oltre alla curiosità, perché John Peard diventò famoso? Per la sua sete di sangue e denaro.

Jessie White Mario, infatti, racconta nel libro “La miseria in Napoli” che Peard, spacciandosi per Garibaldi, razziò innumerevoli paesi del Vesuviano e della Sicilia, commissionando veri e propri genocidi: si distinse proprio nella battaglia di Milazzo per la sua ferocia.
Era così affamato di oro che fu capace di ordinare massacri anche per recuperare solo un piccolo anello. “Lo ordina Garibaldi!”, diceva lui. Ed i soldati uccidevano.

Dopo il suo arrivo a Napoli, sfruttando la sua somiglianza con Garibaldi, riuscì ad appropriarsi di immense ricchezze; fu poi salutato come un eroe da Vittorio Emanuele II ed infine si ritirò in Cornovaglia per passare una serena vecchiaia con le sue cinque figlie. Morì nel 1880 e, secondo un sito inglese, il suo fantasma infesta ancora l’antica dimora in cui è morto.

L’unica testimonianza del suo passaggio su questo pianeta, oltre alla scia di sangue lasciata durante le battaglie dei Mille, è un busto sul colle Gianicolo di Roma.

-Federico Quagliuolo

Riferimenti:
https://www.historytoday.com/archive/garibaldi%E2%80%99s-englishman-story-colonel-john-peard
http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=9828
https://www.wdl.org/en/item/2952/
Jesse White Mario, “La Miseria in Napoli”, 1 edizione

Diventa un sostenitore!

Storie di Napoli è il più grande ed autorevole sito web di promozione della regione Campania. È gestito in totale autonomia da giovani professionisti del territorio: contribuisci anche tu alla crescita del progetto. Per te, con un piccolo contributo, ci saranno numerosissimi vantaggi: tessera di Storie Campane, libri e magazine gratis e inviti ad eventi esclusivi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *