10427672_1527485580864236_8422790635111803027_n Eccoci, puntuali per la notturna di questa sera! La trentaduesima per precisione! La conoscete? E’ via Saverio Gatto ai Colli Aminei. Probabilmente per parecchi sarà solo “la strada che porta alla metropolitana”, ma in fin dei conti quanti si sono chiesti CHI ERA SAVERIO GATTO? Nato nel 1877, di origini calabresi e mezzo sangue siciliano, mandato in marina per il suo scarso rendimento scolastico, scoprì lì la sua vera vocazione: la SCULTURA. Abbandonò tutto, dedicandosi interamente ad essa. Apprese dai maestri e dallo studio del passato, l’arte (frequentò assiduamente il museo archeologico di Napoli e si iscrisse all’Accademia di belle arti). Influenzato da più correnti, in particolare in gioventù dalla libertà dell’impressionismo (“La camicia” fu accostata ai modi di Rodin), e successivamente dal classicismo, girò l’Italia, lasciando in lungo e in largo l’opera delle sue mani. Non mancò la sua presenza alla Biennale di Venezia, al Salon di Parigi e alla Quadriennale di Roma.gatto Saverio Gatto ha avuto numerosissimi incarichi di prestigio: era restauratore per la Soprintendenza e molti quadri dei maestri antichi li possiamo vedere solo grazie alla sua mano. Su tutte, basta pensare che la famosissima chiesa di Sant’Anna dei Lombardi fu affidata proprio alle sapienti mani di Gatto.   Foto di Federico Quagliuolo Storia di Lidia Vitale    

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