Quando hai una passione forte l’unica cosa che vuoi fare è condividerla con chi la sua strada non l’ha ancora trovata, regalandogli un po’ della gioia che provi facendo ciò che ami. Se poi quella passione è la musica ed a suonarla è qualcuno come Gianmario Sanzari, restare indifferenti è impossibile.
Un po’ per gioco, un po’ per mettersi alla prova, nel maggio 2017 Gianmario Sanzari inizia a suonare per strada insieme ad alcuni amici. La loro musica piace: nonostante la frenesia quotidiana che ci attanaglia tutti, le persone si fermano a cantare qualche nota con loro e i turisti fanno video alle strade del centro storico così piene di vita.
Da settembre dello stesso anno Gianmario Sanzari inizia a suonare, da solo, il venerdì sera: centinaia di ragazzi accorrono al richiamo delle sue canzoni, che spaziano da quelle della tradizione napoletana a “Despacito” e a Battisti. La musica, la sua musica, riesce ad unire ragazzi che non si conoscono, a creare una “movida” pulita fatta di persone che vogliono solo cantare e ballare insieme.
Durante le esibizioni nessun residente della zona si era avvicinato a Gianmario Sanzari manifestando fastidio: in altre occasioni in cui ciò era avvenuto il ragazzo, scusandosi, aveva immediatamente smesso di suonare e cambiato luogo per i suoi “live”.
Alla fine di ottobre, però, Gianmario Sanzari viene convocato al commissariato della zona e le firme in un esposto contro di lui sono numerosissime. Risponde scusandosi per disturbo arrecato e per aver superato il limite orario imposto dal regolamento per gli artisti di strada del comune. Si stupisce, però, di come essere un musicista sia un po’ come essere un delinquente: un giornalista si interessa alla questione e ne scrive un articolo.
Un noto comitato condivide il pezzo ed i commenti sottostanti sono pieni di odio e di insulti.
Gianmario Sanzari decide così di riprendere a suonare nel pomeriggio e non più al centro storico, preferendo spostarsi a via Toledo e stando attento a rispettare scrupolosamente ogni punto del regolamento. Ma anche stando nel giusto spesso, senza un motivo valido, viene allontanato.
Una nuova ordinanza ha diminuito ancora di più il tempo in cui è permesso suonare agli artisti di strada, eliminando quasi del tutto la musica dalle strade. Eppure il primo articolo del regolamento recita che:
Il Comune di Napoli riconosce e valorizza le espressioni artistiche e tutte le forme di arte e creatività, anche quando esercitate in strada, e le considera un momento di aggregazione sociale e arricchimento culturale della collettività.
Perché allora non creare spazi gratuiti e lontani dalle residenze in cui permettere ai ragazzi di divertirsi in modo pulito o cercare un compromesso con coloro che abitano il centro storico, magari creando un appuntamento musicale mensile?
-Federica Russo
Fonti:
Per chi fosse interessato, è possibile leggere qui il regolamento del comune per gli artisti di strada.
Questa, invece, è la pagina facebook di Gianmario Sanzari.
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