“Signora, siete quasi vedova e lo sarete veramente se non portate stasera stessa, al pozzo dei rospi, 5 milioni in contanti. Niente scherzi! Appena arrivate bendatevi la faccia che meno vi si vede e meglio è. Ignazio detto Il Torchio”
Così scrive Antonio all’avara moglie in “ Totò, Peppino e i fuorilegge”, in una finta lettera minatoria con la speranza di ottenere un riscatto.
Le parole intimidatorie sono dipinte in bella vista a Via Porta Carrese Monte Calvario.
Dalla Sanità a Rione Alto, Napoli, seppur priva di un museo interamente dedicatogli, ha omaggiato Antonio De Curtis con statue, targhe e persino un enorme graffito in una stazione della circumvesuviana.
Per la prima volta, però, la memoria di Totò conquista anche il cuore dei Quartieri Spagnoli.
![vico totò quartieri spagnoli](http://www.storienapoli.it/wp-content/uploads/2019/10/copertina-1024x681.jpeg)
Nasce il Vico Totò
Tra la fine di agosto e l’inizio settembre 2019 oltre venti artisti hanno realizzato graffiti e istallazioni per rendere omaggio al Principe della Risata.
Ognuno con il proprio stile ha dato un contributo per creare vere e proprie opere d’arte a cielo aperto.
Le parole della lettera, infatti, non costituiscono dell’unica opera dedicata al Principe: l’intera via è adornata di street art che raffigurato Totò nei suoi film, dal gigantesco ritratto in bianco e nero di Totò Donna in Totòtruffa 62 e una riproduzione della famosa tipografia del film Totò peppino e la banda degli onesti.
![vico totò quartieri spagnoli](http://www.storienapoli.it/wp-content/uploads/2019/10/WhatsApp-Image-2019-09-30-at-23.08.27-1024x576.jpeg)
Tra i richiami dei film anni ’50 si mescolano opere con identità completamente nuove di artisti che hanno voglia di sperimentare.
Da Totò astronauta per omaggiare i 50 anni dallo sbarco sulla luna a Totò Superman, opera di Luca Carnevale che ha poi rappresentato altri noti protagonisti dello spettacolo napoletani nelle vesti di supereroi.
![vico totò quartieri spagnoli](http://www.storienapoli.it/wp-content/uploads/2019/10/luna-1024x575.jpeg)
Grazie a questa iniziativa oggi il vicolo ha preso il nome di Vico Totò, ma il progetto non termina qui. Probabilmente si estenderà per ricordare artisti senza tempo e dare nuova luce al quartiere.
– Laura d’Avossa
video di Chiara Sarracino
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