Jojo a Napoli
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Tra il 1995 e il 1999 il fumettista giapponese Hiroiko Araki scrive “Vento Aureo“, al quale seguì successivamente la serie animata tra il 2018 e il 2019.

Golden Wind” è la quinta parte della saga de “Le bizzarre avventure di JoJo“, l’autore che da sempre ha dichiarato il suo amore per la musica rock e per il nostro Paese ha ambientato l’intera serie in Italia (Napoli, Olbia, Venezia e Roma sono le città coinvolte).

Il Golfo di Napoli rappresentato ne “Le bizzarre avventure di JoJo”


Napoli in questo caso è protagonista non solo del primo arco narrativo, ma è anche la città che ha dato i natali a quasi tutti i personaggi principali della serie, eccetto il protagonista infatti, nato in Giappone ma cresciuto nel capoluogo partenopeo.


L’intera narrazione verte sulla storia della famiglia Joestar e su ciò che accade ai propri membri nell’arco degli anni, considerando che la prima stagione è ambientata sul finire dell’800 e l’ultima, sempre dell’anime, all’inizio degli anni 2000.

Una delle particolarità più rilevanti della serie, dal quale prende il nome, è che in ogni stagione il protagonista acquisti il soprannome “JoJo” un’assonanza fra il proprio nome e il cognome, ad esempio Jonathan Joestar, Joseph Joestar, Jotaro Kujo.

Nel caso italiano il nome del personaggio principale della serie è Giorno Giovanna, da cui deriva l’assonanza fonetica.

Giorno è un ragazzo di quindici anni che ha vissuto una situazione famigliare particolare, una madre assente ed un patrigno violento hanno caratterizzato negativamente la sua infanzia, il suo primo “amico” è un malvivente che decide di proteggerlo.

Da quel momento Giorno sogna di entrare nella malavita e diventare una Gang-Star, ma non per ottenere privilegi, bensì per distruggere dall’interno l’organizzazione criminale (nell’anime è chiamata Passione) e limitare il traffico di droga che genera povertà ed insicurezza nella sua città, Napoli.


Nel corso della serie vengono presentati altri personaggi appartenenti al mondo della malavita, ma nonostante ciò sia stato presentato come l’ennesimo tentativo per creare polemiche, è ben chiaro il fatto che le intenzioni dell’autore e dei protagonisti siano ben altre.

Piazza Bovio illustrata nell’anime

La Napoli raccontata è espressa nella sua parte peggiore tra tassisti abusivi, truffatori, borseggiatori e spacciatori, contrapposta agli splendidi e incredibilmente realistici disegni che tengono sullo sfondo la bellezza della città.

Un elemento che lega i protagonisti è il fatto che il loro leader, Bruno Bucciarati, prima rivale e poi amico del JoJo di questa serie, recluti dalla strada ragazzi che credono di non avere prospettive o emarginati in qualche modo.

Esattamente come a volte succede nelle organizzazioni di stampo camorristico.

Nonostante l’opera sia ambientata nel 2001, il gusto del creare diverbi è ancora carico tra una faziosità tipica di chi non riesce a riconoscere la qualità del prodotto.

La Napoli allo stesso tempo protagonista e sfondo della serie animata infatti viene raccontata (estremizzando) con le sue sfaccettature e con gli occhi di un uomo che, forse più di molti residenti, riconosce la bellezza indiscussa di questa terra che ha un valore storico, culturale ma sopratutto umano infinitamente superiore al marcio che vi risiede e che, come i protagonisti, ha la forza, nonostante le infinite prove, sconfitte e perdite, di riuscire a rimuoverlo.

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