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Poche figure storiche hanno lasciato un’impronta così profonda nel meridione come il conte di Sicilia. Il sarcofago di Ruggiero I è oggi conservato a Napoli, dopo una storia lunga e travagliata di cui oggi ci occuperemo.

Ruggiero I e le sue imprese

Fu tra i membri più illustri ed influenti della prima generazione di cavalieri normanni giunti nel meridione, inserendosi con forza ed astuzia nei conflitti tra i vari poteri e gruppi di interesse ivi presenti. Estremamente famoso per il suo acume politico ed il suo coraggio in battaglia fu tra i più tenaci nemici dei bizantini, contro i quali ingaggiò numerosi conflitti conquistando un saldo dominio che ebbe il suo epicentro in Calabria. “Capitale” di tale dominio fu Mileto, punto centrale (sia geograficamente che politicamente) dei feudi di Ruggiero I.

In quel periodo la città raggiunse il suo apogeo sul piano architettonico, culturale e commerciale, ciò anche grazie alla presenza della corte normanna. La più grande impresa del conte fu sicuramente quella che gli conferì il suo titolo più importante: la conquista della Sicilia, sottratta al dominio arabo. L’importanza delle campagne militari di Ruggiero non è storicamente trascurabile: il nucleo dei suoi domini costituirà il nocciolo di ciò che poi diventerà il Regno di Sicilia, andando a comprendere tutto il meridione.

Ruggiero I Palazzo dei Normanni
Ruggero I riceve le chiavi di Palermo (dipinto nella sala gialla di Palazzo dei Normanni)

Il sarcofago: tra medioevo ed antica Roma

Come luogo del suo eterno riposo il Conte decise di riutilizzare un antico sarcofago Romano di pregevole fattura. Era pratica comune tra i titolati dell’epoca riutilizzare sarcofagi romani o greci per le loro sepolture. Questa tendenza al riutilizzo del patrimonio artistico antico in epoca medievale fu quasi endemica nel meridione, raggiungendo ragguardevole portata proprio durante l’epoca dei primi normanni. Il sarcofago di Ruggiero I risale in realtà al terzo secolo avanti cristo (ca.) .

La sua locazione originale è a noi ignota ma la Studiosa Lucia Faedo, tramite un’attenta analisi della sua simbologia, è riuscita a risalire al rango del precedente proprietario. Secondo la sua ricostruzione la presenza di una sella curule sormontata da due corone d’alloro sui lati del sarcofago indicherebbe un contesto di alto prestigio. Si tratterebbe infatti di un magistrato romano insignito di due onorificenze. Sempre ai lati del sarcofago sono visibili due teste di gorgone sulle quali, in epoca medievale, sono state scolpite delle croci. Forse una simbologia così palesemente pagana non appariva consona per una sepoltura cristiana.

sarcofago di Ruggiero I
parte laterale del sarcofago di Ruggiero I, foto fornita dal sito https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Sarcofago_romano_di_Ruggero_I_d%27Altavilla_(da_Mileto,VV)#/media/File:Sarcofago_romano_del_III_sec,_riciclato_per_Ruggero_I_d’Altavilla,_da_ss._trinit%C3%A0_di_Mileto(Calabria),_264739,_03.JPG

In mezzo al pannello centrale vi è scolpita una porta a due battenti, con il battente destro socchiuso. Tale simbologia indica il passaggio del defunto al mondo dei morti. Ai lati esterni del sarcofago sono invece visibili due busti acefali, appartenenti ai primi proprietari.

parte centrale del sarcofago di Ruggiero I, foto fornita dal sito https://commons.wikimedia.org/wiki/Category:Sarcofago_romano_di_Ruggero_I_d%27Altavilla_(da_Mileto,VV)#/media/File:Sarcofago_romano_del_III_sec,_riciclato_per_Ruggero_I_d’Altavilla,_da_ss._trinit%C3%A0_di_Mileto(Calabria),_264739,_02.JPG

Tramite uno studio comparato di altre sepolture normanne e di fonti dell’epoca la Faedo giunse alla conclusione che esso si poggiava su un baldacchino più ampio, similmente alle sepolture normanne presso la cattedrale di Palermo.

Il travagliato arrivo a Napoli

Per secoli il sarcofago di Ruggiero I fu ubicato presso la Chiesa abbaziale della Santissima Trinità di Mileto. Nel 1783 un tremendo terremoto devastò la Calabria, radendo al suolo gran parte della città di Mileto. La perdita di patrimonio culturale fu davvero tremenda: in pochi attimi le vestigia di una delle città più floride e influenti del medioevo scomparvero per sempre. Tra i tanti monumenti danneggiati dal sisma vi fu la sopracitata chiesa. Il sarcofago restò sepolto sotto le macerie fino al 1813, quando fu recuperato dalle autorità cittadine e custodito nella nuova Mileto. Fu durante il regno di Ferdinando II, nel 1846, che l’amministrazione Borbonica decise di spostare il sarcofago da Mileto a Napoli, presso il Museo Archeologico Nazionale (allora Real Museo Borbonico) dove ancora oggi è conservato.

-Silvio Sannino

sarcofago di Ruggiero II presso la cattedrale di Palermo, esempio di sepoltura normanna con sarcofago sovrastato da baldacchino utile ad immaginare l’aspetto originale del sarcofago di Ruggiero I

Bibliografia

Lucia Faedo: La sepoltura di Ruggero, conte di Calabria; articolo pubblicato sulla rivista “Aparxai, nuove ricerche e studi sulla magna Grecia e la Sicilia antica in onore di Paolo Enrico Arias”, Giardini editori e stampatori in Pisa, 1983

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  1. Avatar sandro scumaci
    sandro scumaci

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