Difficile, forse impossibile per un Napoletano, non conoscere i piccoli angoli di bellezza del Teatro Augusteo, l’antichissimo scenario di innumerevoli spettacoli che dagli anni ’20 fino ai giorni nostri governa la storica piazzetta Duca d’Aosta, punto di incontro tra via Toledo e il Vomero. Abbiamo già parlato del più storico teatro campano nell’articolo di Gaia Borrelli, “Il Teatro San Carlo: storia del teatro dell’opera più antico del mondo dalla nascita al 1799“, eppure non dimentichiamoci che anche l’Augusteo è un luogo di rinomata importanza nel panorama artistico napoletano e non: ma in quanti conoscono la storia che porta con sè?
I primi progetti
Siamo negli anni ’20, e precisamente tra il 1926 e il 1929. La prima guerra mondiale è ormai finita da qualche anno e Napoli ha conosciuto un enorme sviluppo edilizio che l’ha resa sempre più importante anche dal punto di vista artistico / culturale. La necessità di collegare la ormai crescente collina del Vomero al centro cittadino, tramite funicolare, ha già portato all’abbattimento di una parte di Palazzo Boerio, residenza storica risalente al ‘600 e divenuta, giusto un secolo dopo, un vero e proprio salone da ballo e un teatro di 1600 posti grazie al lavoro dell’architetto Luigi Vanvitelli.
Di qui, dapprima la vendita e il decadimento del palazzo per ragioni storiche ed ereditarie, poi la ricostruzione, tra il ’26 e il ’29 di una parte del luogo posto proprio sulla piazzetta antistante la funicolare: nasce, così, il Teatro Augusteo.
Il Teatro Augusteo tra ieri e oggi
Si tratta della prima opera in cemento armato dell’ingegnere Pier Luigi Nervi, su progetto dell’architetto Arnaldo Foschini e dell’ingegnere Gioacchino Luigi Mellucci.
Il Teatro presenta una struttura circolare di 30 metri di diametro e un particolarissimo centro del soffitto apribile che, insieme alla rinomata scala mobile d’epoca, fanno parte degli ultimi lavori di ristrutturazione avvenuti negli anni ’90 a cura di Pippo Caccavale.
Il suddetto lavoro di rifacimento, in realtà, ha portato a una vera e propria riscoperta dell’antico teatro ideato dal Nervi, che era stato ‘nascosto’ da elementi modernizzanti (basti pensare che anche la controsoffittatura aveva celato la volta originale).
Lo spettacolo di Napoli e non solo
Tito Schipa, Giovanni Martinelli, Beniamino Gigli, questi alcuni tra i primi artisti che hanno avuto occasione di esibirsi ai primordi dell’apertura al pubblico, avvenuta nel novembre del 1929.
All’epoca, si trattava di spettacoli musicali, in un momento storico in cui il cinematografo era la nuova forma d’arte e il cinema ancora muto. Da qui agli anni ’40 fu una crescita costante, ospitando innumerevoli eventi, dal balletto del Casinò di Parigi fino alla prosa e alla classica canzone napoletana.
Gli anni della guerra furono disastrosi per Napoli e, ovviamente, per il panorama storico / culturale della città. Il Teatro subì, negli anni ’50, una totale ristrutturazione in chiave moderna, a cui seguì la chiusura negli anni 80′, periodo in cui fu persino proposto di adibirlo a supermercato. A salvarlo fu la nuova gestione, guidata da Francesco Caccavale, che negli anni ’90 riuscì a ripristinarlo e a porlo all’attenzione del Ministero dei Beni Culturali. Il suo lavoro riportò il teatro in vita.
Se non fosse stato per l’amore, la tenacia e la cura di chi adora la nostra Terra, avremmo sicuramente perso uno dei fiori all’occhiello più importanti del nostro cuore artistico partenopeo.
INFORMAZIONI UTILI E CALENDARIO EVENTI
Teatro Augusteo Napoli
P.tta duca d’Aosta 263
Il botteghino è aperto dal lunedì al sabato dalle ore 10,30 alle 13,30 e dalle 16,30 alle 19,30. La domenica dalle ore 10,30 alle 13,30.
Tel. 081414243
Whatsapp 3332651481
Bibliografia
Pasquale Belfiore, Benedetto Gravagnuolo, “Napoli, architettura e urbanistica del Novecento”, Laterza editore, Università della Virginia, 1994
Touring club italiano, “Napoli e dintorni”, 2001
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