Perché si dice "rossa malupina" e "rossa carmusina"?

Si sa, Napoli è la città dei proverbi, dei detti, della saggezza popolare e delle storpiature e “rossa malupina” e “rossa carmusina” ne sono un esempio. Eppure, dietro ognuna di loro, si nasconde una storia infinita, fatta di teorie, esperienze ed evoluzioni grammaticali. Una di queste espressioni è legata alla credenza popolare secondo cui chi avesse i capelli rossi fosse più scaltro e malizioso. Ed ecco che si fece largo, a Napoli, il modo di dire “rossa malupina”. Abbeverandoci all’infinita fonte del sapere del compianto Raffaele Bracale – da poco, purtroppo, scomparso – segnaliamo che il termine “malupino”, non deriva dai lupini, ma dalla corruzione dei termini latini “malu(m)” e “pilu(m)”, che in italiano diventa “malpelo”. La mente collega immediatamente tale termine alla novella di Giovanni Verga, del 1880, “Rosso Malpelo”, che narra proprio la storia di un ragazzo vittima del pregiudizio per i suoi capelli rossi.

Renato Carosone, “Chella fa ’a culumbrina, e chillo cchiù s’appiccia, ’sta rossa malupina vi’ che se fide ’e fa

Rossa malupina: la storia

A Napoli, il termine viene principalmente associato ai modi di fare delle signorine maliziose ed è utilizzato anche nella canzone portata al successo da Renato Carosone, nel 1956, intitolata “ ’O russo e ’a rossa”, nella quale si narra il corteggiamento di due innamorati dai capelli rossi: “Chella fa ’a culumbrina, e chillo cchiù s’appiccia, ’sta rossa malupina vi’ che se fide ’e fa […] e ’a rossa cu na mossa maliziosa l’arrepassa!”. Ma non finisce qui, perché sempre a una “rossa malupina” è dedicata un’altra canzone, del 1952, di Vollaro e Genta, cantata sia da Franco Ricci che da Gabriele Vanorio che si apre con i versi: “na rossa malupina m’ha ngannato, chi sa pe qual’ammore m’ha lassato”.

Nella storia della canzone napoletana, c’è un’altra “rossa malupina”, scritta da Salvatore Nicolardi negli ’30 e portata al successo da Rosa Vitolo, in arte Vitolina (e prima soubrette di Totò, a detta dello scrittore Giovanni Battista, autore dell’Enciclopedia della Canzone Napoletana). In questo caso, però, il riferimento è più generico, perché si parla di “rossa napulitana” e, nel testo, non vi è alcun riferimento all’essere anche “malupina”.

Il termine “malupina”, pertanto, viene associato a una ragazza dai capelli rossi, ma che abbia, al contempo, anche dei particolari requisiti caratteriali.

E rossa carmusina…?

È bene far presente che esiste anche un’altra espressione napoletana, che è quella di “rossa carmusina”. In questo caso, però, si fa riferimento soltanto a un dato strettamente esteriore, dovuto a una particolare tonalità del colore rosso di capelli. Esiste, infatti, il cosiddetto rosso cremisi, un colore molto chiaro e luminoso. Il termine italiano deriva dal latino medievale “carmesinus” ed ecco che in napoletano diventò “rossa carmusina”. In questo caso, siamo stati più fedeli noi al termine latino, rispetto alla sua evoluzione italiana.

Che dire? Vi serve altro per innamorarvi, ancora una volta, delle mille sfaccettature di Napoli?

Bibliografia

Enciclopedia della Canzone Napoletana a cura di Giovanni Battista

Modi di dire della lingua napoletana, Raffaele Bracale

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