Il Castello di Lettere si erge tra i Monti Lattari, a 347 metri sul livello del mare. Deve la sua costruzione alla posizione strategica che occupa tra la Costiera Amalfitana e l’entroterra campano. Fu infatti costruito nel X secolo dal Ducato di Amalfi, interessato a proteggere i suoi confini settentrionali. Può essere raggiunto, oltre che con la strada provinciale proveniente da Gragnano, con un’antica mulatteria proveniente dal Chianiello, area montana di Angri.

La nascita del Castello di Lettere

Di epoca medioevale, la fortificazione consentiva agli amalfitani di controllare una vasta area sia marittima che terrena. Il castello sorge infatti in un punto favorevole per monitorare la valle del Sarno fino al porto di Castellammare di Stabia. La sua posizione permette anche di dominare il golfo di Napoli, con la penisola flegrea, Ischia e Procida che si scorgono in lontananza. Il Ducato di Amalfi tendeva un tempo a proteggersi dal resto della Campania, mentre oggi la Costiera Amalfitana è uno dei luoghi simbolo della regione.

Lettere, oggi come allora, si trova in prossimità di uno dei due punti d’accesso alla costa provenendo dalle valle sarnese. L’area divenne così un importante avamposto sotto il ducato di Mansone III, insieme ad altre fortificazioni presenti nel territorio. Fu probabilmente costruito pochi anni dopo il il Castello di Pino a Pimonte, la cui erezione è collocata tra il 940 e il 950.

Il Castello di Lettere, con i Tre Pizzi a sinistra. Ph. Gerardo Russo.

Normanni, Svevi, Angioini e Aragonesi

Sarebbe però riduttivo identificare la costruzione con una sola epoca storica. Il castello di Lettere fu infatti conquistato nel XII secolo da Ruggero II, re dei Normanni. Questi apportarono diverse modifiche alla struttura e costruirono l’adiacente cattedrale romanica.

Fu poi il turno degli Svevi, con Riccardo Filangieri, feudatario di Lettere dal 1263. Il Castello cambiò ancora aspetto, ma le tracce degli Svevi sono oggi scarsamente identificabili. Gli Angioini, tra il XII e il XV secolo, avrebbero ulteriormente modificato quanto fatto dagli Svevi. Sotto gli Angioini il Castello di Lettere ritrovò fortemente la sua vocazione militare.

Nel XVI secolo, con gli Aragonesi, la destinazione del castello divenne puramente residenziale, in luogo di quella difensiva. Fu questa l’ultima fase di splendore del castello che venne acquistato nel 1529 da Isabella De Crapona. Il maniero fu poi lentamente abbandonato, fino ai recenti restauri.

Il Castello di Lettere

Un castello da conquistare

Il Castello di Lettere è stato quindi, nel corso della storia, ripetutamente conquistato. Oggi possiamo visitarlo senza la necessità di espugnarlo, ma dove finisce allora il brivido della conquista che ha ispirato poemi, leggende, favole e opere cinematografiche?

C’è ancora oggi una storia di conquista da raccontare, un’invasione però pacifica, fatta da gente desiderosa di abbracciare spazi per troppo tempo sottratti alla propria quotidianità.

Il Chianiello di Angri

Il Castello di Lettere può essere raggiunto percorrendo una vecchia mulattiera che parte dal Chianiello di Angri. Un’associazione angrese si è fortemente impegnata, già dalla metà degli anni Ottanta, per proteggere e valorizzare l’area montana del proprio comune. La montagna era all’epoca frequentata solo da boscaioli, cercatori di funghi o cacciatori. L’area urbana di Angri era collegata alla montagna a partire dal Chianiello, ma questo era raggiungibile attraverso un sentiero difficilmente praticabile. Solo l’impegno dei volontari angresi avrebbe permesso di rendere fruibile la fitta rete sentieristica che si ramifica dal Chianiello fino alla vetta del Monte Cerreto (1316 m).

L’area venne ripulita e furono tracciati diversi sentieri panoramici, indicandone direzione, quote e tempi di percorrenza. Il percorso che dal Chianiello porta al Castello di Lettere, sentiero 346 della Rete CAI Monti Lattari, è stato poi ribattezzato “La Riviera dei Fiori“, per la varietà della vegetazione in primavera. Il gruppo angrese, costituito come “Associazione ll Chianiello – Amici della montagna“, ha permesso alla comunità di riappropriarsi dei percorsi storici dell’area.

Il Castello di Lettere e il Vesuvio dal prato del Chianiello, Angri.

Un sentiero per vivere il castello

Il sentiero del Castello di Lettere permette così di vivere fino in fondo l’arrivo all’antico maniero.

La fortificazione si avvista già dal Chianiello, in una vasta area panoramica in cui domina il Vesuvio sul golfo di Napoli e le isolee flegree. Il castello è piccolissimo se paragonato al vulcano, che quasi lo oscura per imponenza. Soltando raggiungendolo lentamente se ne può apprezzare il fascino.

La strada che porta al castello svetta sui comuni di Angri e Sant’Antonio Abate, nella valle del Sarno. Le città diventano un ricordo lontano mentre si passeggia tra i castagni. L’asfalto si vede solo in lontananza, i grandi palazzoni dei centri urbani diventano grandi come formiche e i campi da calcio, che di tanto in tanto affiorano nella valle sottostante, appaiono ridicoli al cospetto del verde della natura. Durante il percorso si passa per Vena Perciata, un piccolo canyon che irrompe tra i Monti Lattari. Una piccola deviazione porta invece alla Grotta di San Benedetto, dove si può ammirare una spettacolare falesia utilizzata come area per l’arrampicata sportiva.

Il panorama lungo il sentiero del Castello di Lettere: la valle del Sarno e il Vesuvio.

Dopo circa un’ora e trenta minuti di camminata dolce si arriva alla frazione San Nicola di Lettere, dove si trova il castello. Solo avventurandosi tra i sentieri del Chianiello si può ancora oggi “conquistare” il Castello di Lettere.

Bibliografia e sitografia:

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