I Duran Duran sono una band leggendaria che ha segnato ben più di un’epoca: oltre 40 anni di attività, più di 100 milioni di dischi venduti nel mondo e concerti indimenticabili. Ordinary World, Wild Boys, Save a Prayer, sono solo alcuni dei loro brani più famosi e tutti noi conosciamo e abbiamo cantato almeno una delle loro intramontabili canzoni. La band inglese nasce a Birmingham nel 1978 dai giovanissimi John Taylor, Nick Rhodes e Stephen Duffy, all’epoca compagni di scuola, ma il vero successo arriverà con l’ingresso nella band di Roger Taylor e Simon Le Bon. Ben presto la band si farà notare per il proprio stile all’avanguardia ed unico, divenendo pionieri del synth pop e della new romantic, grazie anche ad un innovativo uso di videoclip musicali.
Roger Taylor sceglie Capodimonte per il suo matrimonio
L’estate del 1984 le cronache rosa ed i tabloid del mondo furono monopolizzate dall’evento mondano dell’anno: Roger Taylor, batterista dei Duran Duran, si sarebbe sposato con Giovanna Cantone, una giovane ragazza di origini campane. I due scelsero di sposarsi in Italia, più precisamente a Napoli, nella Basilica dell’Incoronata del Buon Consiglio a Capodimonte. Simon Le Bon fu il testimone di nozze e, dopo la funzione in chiesa, i Duran Duran e gli invitati si spostarono, in maniera spettacolare con degli elicotteri, a bordo di uno yatch nel Golfo di Napoli, dover poter continuare la festa per tutta la notte lontani da occhi indiscreti dei centinaia di curiosi e paparazzi giunti in città per provare ad immortalare quell’evento esclusivo.
Nick Rhodes innamorato del Museo di Capodimonte
Tutti i Duran Duran hanno sempre amato Napoli. In particolare Nick Rhodes, tastierista della band e grande appassionato e collezionista d’arte, viene spesso in visita al Museo di Capodimonte dove, per sua stessa ammissione, ci resterebbe ogni volta per delle ore. In particolare, in occasione della mostra “Napoli, Napoli. Di lava, porcellana e musica” tenutasi a Capodimonte nel 2021, l’artista non solo ha partecipato con grande interesse ma si è anche espresso con grande entusiasmo, facendosi ambasciatore dell’arte lì presente: “è uno dei musei più straordinari d’Italia, le sale barocche sono sicuramente le più belle che avete in Italia. Mi ricordo un Caravaggio e un Jusepe de Ribera ancora impressi nella mia mente” invitando tutti ad andare in visita al Museo. E come dargli torto, l’arte riconosce sempre l’arte!
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