La voce di Mia Martini la riconosceresti tra milioni. Una voce calda, graffiante, potente, uno strumento attraverso il quale Mimì riusciva a veicolarci emozioni da brividi. Una delle principali caratteristiche di Mia era infatti la straordinaria intensità interpretativa dei brani che cantava, rendendo le sue esibizioni momenti di rara poesia e magia. Nata nel 1947 a Bagnara Calabra, un piccolo comune nella provincia di Reggio Calabria, è sempre stata legata alle sue radici meridionali ed è sempre stata innamorata di Napoli e della canzone napoletana.
Difficoltà e rinascita
Dopo una carriera iniziata con leggerezza nella scena “yèyè” italiana, trova la sua dimensione in interpretazioni di maggiore intensità e spessore. Trova il suo stile e diviene in poco tempo una delle artiste più apprezzate in Italia ed in Europa. Tuttavia a causa di maldicenze e problemi personali, Mia nel 1983, decide di ritirarsi dalle scene. Cade in una profonda depressione, rifugiandosi nelle campagne umbre e chiudendosi in se stessa. La luce del suo talento e del suo sorriso tornerà a risplendere nel 1989 quando a Sanremo torna sul palco con Almeno Tu Nell’Universo, vincendo il premio della critica e riaffermando il suo talento cristallino, più grande di ogni malalingua.
Mia Martini e Enzo Gragnaniello, sodalizio di successo
Dopo il suo grande ritorno, Mia Martini ha un rinascimento musicale. Inizia anche il suo periodo napoletano, grazie all’amicizia con il grande artista ed autore Enzo Gragnaniello. Come lui stesso raccontò, dopo averla conosciuta ad uno spettacolo, iniziò a comporre canzoni per lei, che fu ben felice di potersi cimentare in brani in lingua napoletana. Mia, infatti, amava Napoli e la napoletanità: nella città più scaramantica di tutte, era sempre stata amata incondizionatamente e ben voluta, forse perché molto simili, una città ed una donna dalla grande anima e dal grande cuore; era inoltre una grande tifosa del Napoli, amica di Maradona, andava spesso in curva a seguire gli azzurri.
Martini Mia e La Mia Razza
Enzo Gragnaniello scriverà brani bellissimi, resi indimenticabili dalle incredibili interpretazioni di Mia Martini. Nel 1989 esce Martini Mia, il tredicesimo album dell’artista, che ha come singolo proprio “Almeno Tu Nell’Universo“; tra i vari brani però vi è però anche “Statte Vicino a Me“, nel quale si ha un ritornello in dialetto. il vero e proprio salto lo si ha però nel 1990 quando, nell’album La Mia Razza, Gragnaniello compone per lei “Va a’ Marechiaro“, una canzone moderna e solare, quasi interamente in napoletano. nel 1992 è invece la volta di Scenne l’Argiento, contenuta nell’album Lacrime; il sodalizio Martini – Gragnaniello piace al pubblico e si diverte, continuando a stupire, con Mia Martini che ha ormai ritrovato l’entusiasmo e si sente sempre più parte della musicalità partenopea.
Tradizione Napoletana e Murolo
Sentire cantare brani in napoletano da Mia Martini è come ascoltare la voce di una figlia di quella città: un accento impeccabile, una grinta ed una intensità senza eguali. La voce ed il mondo di cantare di Mia sembravano infatti perfettamente calzanti con quelli della tradizione. Mia infatti oltre a produrre nuovi brani si lancia in indimenticabili cover di alcuni leggendari brani, che interpretava in alcuni live. Tra i capolavori da lei interpretati vi sono Reginella, Tammuriata Nera, O’ Marenariello, Luna Rossa. Dalla sua collaborazione con Roberto Murolo, lei stessa diventerà parte stessa della tradizione musicale. E’ il 1992, Roberto Murolo compirà 80 anni e, per l’occasione pubblicherà l’album “Ottanta Voglia di Cantare” all’interno del quale vi è un brano composto da Gragnaniello ed interpretato in duetto con Mia. Il successo è immediato e straordinario, il brano e l’interpretazione saranno destinati a diventare un cult ed una delle canzoni in lingua napoletane più celebri di sempre.
Lascia un commento