Salita dei Cinesi e l’Università di Napoli “L’Orientale” hanno una storia in comune. L’istituto universitario rappresenta oggi uno dei luoghi più prestigiosi in Italia per lo studio della lingua e della cultura cinese. Fondata nel 1732 come “Scuola di Lingue Orientali”, l’Università ha sempre rappresentato un punto di riferimento per gli studi orientali nel paese. Ma cosa c’entra la “Salita dei Cinesi”?
Cosa significa Salita dei cinesi?
Questa strada situata nel centro storico di Napoli si estende dalla Sanità a Capodimonte e prende il nome dalla comunità cinese che si stabilì a Napoli alla fine del XVIII secolo. Infatti, fu proprio qui che i primi studenti cinesi arrivarono per studiare alla Scuola di Lingue Orientali fondata nel XVIII secolo dal Re Carlo III di Borbone.
Nel 1787, il console della Compagnia delle Indie Orientali Olandesi a Canton, Jan Huygen van Linschoten, portò a Napoli tre studenti cinesi per farli studiare alla Scuola di Lingue Orientali. Questi studenti furono i primi cinesi a studiare in Europa, e il loro arrivo a Napoli rappresentò un evento storico di grande rilevanza.
Negli anni successivi, la comunità cinese a Napoli iniziò a crescere e a diffondersi nella città, dando un importante contributo all’economia locale. In particolare, la comunità cinese si specializzò nel settore della ristorazione e del commercio, aprendo ristoranti e negozi nelle zone più popolari della città.
Oggi, la “Salita dei Cinesi” rappresenta un luogo simbolico della storia della città di Napoli e della sua relazione con la cultura cinese. La strada è diventata un’attrazione turistica per i visitatori che vogliono scoprire la storia della comunità cinese a Napoli e del loro contributo alla vita della città.
Nella periferia estrema della Sanità diversi istituti religiosi cominciarono a costruire meravigliose ville, quasi tutte distrutte o abbandonate negli ultimi cinquant’anni (come il gigantesco Convitto Pontano alla Conocchia, oggi un rudere). Una di queste ville fu destinata proprio all’educazione degli orientali ai valori cristiani, oltre alla formazione di interpreti per stabilire relazioni diplomatiche con ottomani, indiani, cinesi e giapponesi.
E così, per ben cent’anni, questi gradini furono protagonisti di un viavai di missionari religiosi e di stranieri che giungevano a Napoli per avvicinarsi alla cultura occidentale. Tutto fino al 1888, anno in cui fu chiuso il collegio religioso ed aperta la laica Università Orientale, così come oggi la conosciamo. Ed anche la sede si trasferì al centro storico, proprio dopo il Risanamento.
Il legame tra Salita dei cinesi e Napoli
In sintesi, la storia della “salita dei cinesi” a Napoli rappresenta un importante capitolo della storia della città e della sua relazione con la cultura cinese. La comunità cinese ha dato un importante contributo all’economia e alla vita sociale della città, ma ha anche affrontato difficoltà di integrazione. La “salita dei cinesi” rappresenta oggi un luogo simbolico della storia di Napoli e della sua relazione con la cultura orientale, e costituisce un’attrazione turistica per i visitatori che vogliono scoprire la storia della città.
L’Università di Napoli “L’Orientale” continua oggi ad essere uno dei principali centri di eccellenza per gli studi orientali in Italia e in Europa. Grazie alla sua lunga tradizione di insegnamento e alla sua reputazione internazionale, l’Università di Napoli “L’Orientale” attira studenti e studiosi da tutto il mondo interessati ad approfondire le loro conoscenze sulla cultura e la lingua cinese, ma anche su quella giapponese, coreana, araba e persiana.
Inoltre, l’Università di Napoli “L’Orientale” è un importante centro di ricerca che si occupa di tematiche legate alle relazioni internazionali, alla geopolitica e alla sicurezza in Asia e nel Medio Oriente e contribuisce ancora oggi a promuovere la conoscenza e la comprensione reciproca tra le diverse culture, consolidando il ruolo di Napoli come ponte tra l’Oriente e l’Occidente.
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