L’Istituto Colosimo di Napoli è una delle scuole più interessanti che si possano trovare a Napoli: fra una tavola aragonese, la porta del Banco di Napoli e un teatro di corte meraviglioso.
Scopriamo di più.
Un monastero che diventò una scuola
La storia di questo istituto cominciò con i Carafa di Nocera nel XVI secolo: questa zona, sul Colle di Fonseca, si trovava al di fuori della città di Napoli e la zona fu oggetto di frequenti donazioni alla chiesa per la costruzione di vari edifici religiosi. Troviamo tantissime chiese concentrate in pochi chilometri quadrati ed è un fenomeno dovuto all’assenza di qualsiasi regolamentazione edilizia.
Questo monastero fu edificato dalle suore carmelitane scalze (ed infatti hanno anche dato il nome alla strada, Santa Teresa degli Scalzi) ed è rimasto di loro proprietà fino alle leggi eversive del 1806.
La sala d’aste dell’istituto Colosimo e l’avviamento ai lavori degli ipovedenti
La missione dell’Istituto Colosimo era quella di avviare al lavoro le persone con handicap visivi, sulla falsariga del più antico Istituto Martuscelli.
La storia nacque però con un dramma: alla morte del figlio primogenito del senatore Gaspare Colosimo, sottosegretario al ministero delle Colonie, ci fu un grandissimo lutto. Fu proprio così che la moglie, Tommasina Grandinetti, sconvolta per la prematura scomparsa del figlio Paolo e desiderosa di dare un senso alla sua vita, decise di dedicare grandi risorse economiche al recupero dei non vedenti. A Napoli la scuola era già attiva da circa un ventennio ed era nota come “l’istituto Regina Margherita pro-ciechi” (e ci sono ancora oggi molte lettere della regina conservate nella scuola). A seguito delle enormi donazioni e delle ristrutturazioni volute dalla famiglia Colosimo, cambiò anche nome.
Nel 1920 l’Istituto ha accolto anche i soldati ciechi della Prima Guerra Mondiale, fornendo loro una formazione professionale mirata. Ad esempio insegnava loro la tessitura, grazie all’aiuto del Comm. Siro Missaglia, della Regia Scuola di Tessitura, il quale ha brevettato un sistema di campanelli elettrici che segnalavano problemi come la rottura dell’ordito o li aiutavano nella creazione di disegni. Inoltre veniva insegnata anche la lavorazione del ferro e del vimini.
I loro lavori avevano anche un utilizzo pratico: c’era infatti una sala d’aste, aperta una volta al mese, in cui i prodotti degli studenti venivano messi in vendita.
La porta del Banco di Napoli
La cosa più sconvolgente dell’Istituto Colosimo è la presenza della porta originale del Banco di Napoli, che compare all’improvviso alle spalle della casa d’aste. Fu portata nel 1916 in occasione dei lavori di restauro dell’istutto e, da allora, è rimasta esposta come un trofeo all’interno della stanza di passaggio fra il chiostro e le sale amministrative.
Il teatro
Un’altra meraviglia è il teatro: sembra quasi un teatro di corte e reca una targa davvero affascinante: è stato uno dei primi teatri illuminati elettricamente di Napoli. Ancora oggi è dotato di un’anticamera conservata alla perfezione, in stile novecentesco, e in un palco e una platea con le poltroncine d’epoca.
La tavola Mensoria
L’altra sorpresa, per davvero incredibile, è la presenza di un oggetto di 600 anni fa all’interno della scuola. Non si sa esattamente quando sia stato portato lì, probabilmente ai tempi del monastero, ma è un oggetto dal valore inestimabile: si tratta di una tavola mensoria aragonese, utilizzata nei mercati pubblici per valutare le misure dell’acqua e del vino. È ancora ben visibile lo stemma della famiglia Aragona e sono visibili anche diverse modificazioni successive (come ad esempio le scritte in Italiano o i fori delle misure alterati).
Questo oggetto così insolito compare all’improvviso in uno dei cortili, alle spalle di una inferriata. Che meraviglia!
L’istituto oggi: un’eccellenza italiana
Con aggiornamenti legislativi nel 1970, l’Istituto Colosimo iniziò a offrire corsi professionali anche per professioni più moderne, come quella del centralinista. Infine, oggi è rimasto una scuola d’eccellenza che presta servizio, fedelmente, alle persone con handicap visivi.
La scuola purtroppo non è liberamente visitabile.
Istituto Statale Istruzione Superiore Paolo Colosimo (ipsiapaolocolosimo.edu.it)
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