In città si trova dappertutto. “Macte Animo” è un grido unanime che caratterizza l’intera tifoseria salernitana che potremmo tradurre in “Coraggio!”. Questa frase, che è stata introdotta in tutte le comunicazioni ufficiali della squadra a partire dalla festa del centenario nel 2019, in realtà è stata pronunciata circa 2.000 anni fa: il primo a farlo ufficialmente fu infatti il poeta Virgilio.
“Macte Animo!”, da Virgilio alla Salernitana
Questa frase la troviamo in un passo incantevole dell’Eneide, IX, 641: “Macte nova virtute, puer, sic itur ad astra“. Letteralmente è così: “Coraggio ragazzo, è così che si arriva alle stelle“. Fu una frase detta da Apollo per lodare Iulo, figlio di Enea, che aveva ucciso il cognato di Turno. Questa espressione fu anche ripresa da Tito Livio e Tacito.
La strada della vita è infatti costellata di difficoltà, ingiustizie e deviazioni dal percorso: sono tutte strade che, con la perseveranza, possono essere affrontate e vinte. Un’esortazione nobile e forte, che avrebbe dovuto accompagnare l’intera storia della squadra sportiva nata inizialmente con i colori biancazzurri.
Ritroviamo il “Macte animo!” anche in Voltaire.
La prova storica del legame fra questo motto e la Salernitana risale addirittura all’atto di fondazione del 19 giugno 1919, ritrovato in un mercatino di Reggio Emilia dall’associazione che porta il nome proprio della data di fondazione della squadra.
Per approfondire la storia della Salernitana, consigliamo il libro “C’è solo una maglia” di Umberto Adinolfi, Carlo Fontanelli e Marco Rarità.
-Davide Agnocchetti
Lascia un commento