copertina funiculì funiculà
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Quando si pensa alla canzone napoletana, in genere sono due le melodie che vengono alla mente: la prima è quella di ‘O Sole Mio, di cui abbiamo già raccontato la storia in questo articolo, la seconda è quella di Funiculì Funiculà.

Una pubblicità che ha scalato la “hit parade” dell’epoca

Le canzoni napoletane non si sono mai limitate a parlare unicamente di amore e sentimenti, bensì hanno trattato gli argomenti più disparati, e Funiculì Funiculà non fa eccezione essendo praticamente un jingle pubblicitario ante-litteram!

La sua storia inizia nel 1880, anno in cui fu composta dal giornalista Giuseppe Turco e dal compositore Luigi Denza per celebrare l’apertura della nuova Funicolare Vesuviana, e il testo è una vera e propria celebrazione della nuova tecnologia che consentiva di raggiungere senza sforzi la vetta del vulcano!

Eseguita per la prima volta nella Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia (da non confondere con l’omonimo hotel caprese), venne presentata al pubblico alla Festa di Piedigrotta dove riscosse immediatamente un successo straordinario.

All’epoca il riscontro commerciale delle canzoni veniva dal numero di partiture vendute e quella di Funiculì Funiculà raggiunse in un anno la bellezza di un milione di copie!

Un successo internazionale che dura ancora oggi

Nel corso degli anni è stata interpretata da centinaia di grandissimi artisti provenienti da tutto il mondo, ma non solo: autori del calibro di Korsakov, Casella e Strauss la omaggiarono inserendola all’interno delle loro composizioni. È divenuta un emblema della musica napoletana al punto da diventare il nome del maniaco omicida che nel film “No grazie, il caffè mi rende nervoso“, con Massimo Troisi e Lello Arena, si opponeva al “cambiamento della tradizione napoletana”.

La sua fama, come detto, è globale e sono degne di nota anche alcune sue apparizioni in opere provenienti da oltreoceano: in particolare comparve nel cartone animato Disney Topolino e il Fagiolo Magico, uno dei segmenti del quarto classico Disney Bongo e gli avventurieri, uscito nel 1947.
Nel corto, ispirato alla favola di Jack e il fagiolo magico, viene cantata da un Pippo e un Paperino affamati con un testo che descrive il lauto pasto dei loro sogni.

Altra apparizione degna di nota è quella nel videogioco cult del 2004 Spider-Man 2, ispirato all’omonimo film di Sam Raimi sull’Uomo Ragno diventando per questo anche un meme di Internet.

La funicolare del Vesuvio invece non fu così fortunata

Danneggiata dalla guerra e dall’eruzione del Vesuvio del 1944, venne ricostruita sotto forma di seggiovia nel 1953 per poi chiudere definitivamente nel 1984.

Ad oggi si discute da anni di una sua possibile ricostruzione, e chissà se sarà possibile in futuro tornare a salire in cima al vulcano partenopeo cantando “ncoppa jammo jà” a bordo di una rinnovata Funicolare del Vesuvio!

Il testo integrale di Funiculì Funiculà con la traduzione in italiano:

Aisséra, Nanniné, me ne sagliette,
tu saje addó, tu saje addó
Addó ‘stu core ‘ngrato cchiù dispietto
farme nun pò!
Addó lu fuoco coce, ma se fuje
te lassa sta!
E nun te corre appriesso, nun te struje
sulo a guardà.
Jamme, jamme ‘ncoppa, jamme jà,
Jamme, jamme ‘ncoppa, jamme jà,
funiculì, funiculà! funiculì, funiculà!
‘ncoppa, jamme jà, funiculì, funiculà!
Né, jamme da la terra a la montagna!
Nu passo nc’è!
Se vede Francia, Proceta e la Spagna…
Io veco a tte!
Tirato co la fune, ditto ‘nfatto,
‘ncielo se va,
Se va comm’ ‘a lu viento a l’intrasatto,
guè, saglie, sà!
Jamme, jamme ‘ncoppa, jamme jà…
Se n’è sagliuta, oje né, se n’è sagliuta,
la capa già!
È gghiuta, po’ è turnata, po’ è venuta,
sta sempe ccà!
La capa vota, vota, attuorno, attuorno,
attuorno a tte!
Stu core canta sempe ‘nu taluorno:
Sposamme, oje né!
Jamme, jamme ‘ncoppa, jamme jà…

Ieri sera, Annina, me ne salii,
tu sai dove?
Dove questo cuore ingrato non può farmi più dispetto
Dove il fuoco scotta, ma se fuggi
ti lascia stare!
E non ti corre appresso, non ti stanca,
solo a guardare.
Andiamo su, andiamo andiamo,
Andiamo su, andiamo andiamo,
funiculì, funiculà! funiculì, funiculà!
Andiamo su, andiamo andiamo,
Andiamo dalla terra alla montagna!
non c’è un passo!
Si vede Francia, Procida e la Spagna…
Io vedo te!
Tirati con la fune, detto fatto,
in cielo si va,
Si va come il vento all’improvviso,
sali sali!
Andiamo su, andiamo andiamo…
Se n’e’ salita, se n’è salita
la testa già!
È andata, poi è tornata, poi è venuta…
sta sempre qua!
La testa gira, gira, intorno, intorno,
intorno a te!
Questo cuore canta sempre una nenia
Sposami, o bella!
Andiamo su, andiamo andiamo,…

La versione integrale del brano cantata da Sergio Bruni e tratta dall’antologia Napulitana No.4 – Storia della Canzone Napoletana

Fonte dell’immagine di copertina

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