La mitra gemmata di San Gennaro é un capolavoro dell’arte orafa napoletana, ma già in età angioina, con la realizzazione del reliquiario, si diede sfarzo e lusso al Santo Patrono. Conservata all’interno del Museo del Tesoro del Santo, la mitra è parte fondamentale di quell’oro di Napoli che il mondo invidia.
La mitra gemmata: composizione e realizzazione
18 Kg di peso per 3694 pietre preziose. 3328 diamanti, 168 rubini rossi come il sangue del Santo che si scioglie tre volte l’anno, 198 smeraldi. Il copricapo vescovile del Santo Patrono di Napoli è un vero e propri capolavoro dell’arte orata.
Realizzata dall’orafo Matteo Treglia nel 1713, dopo circa un anno di lavoro e con l’aiuto di cinquanta collaboratori, é commissionata dalla Deputazione del Santo.
Il copricapo andava collocato sul capo del busto bronzeo del Santo che veniva portato in processione. Per questo motivo, all’interno vi sono una serie di cuscinetti che fungono da ammortizzatori, proprio per ammortizzare i colpi che la statua, nel mentre che veniva portata a spalla, avrebbe potuto subire.
Si presenta oggi al pubblico all’interno di una teca di sicurezza e rappresenta il vanto del Museo della Cappella del Tesoro, oltre che l’opera più famosa dell’intera oreficeria napoletana, di cui ne è espressione l’intero Borgo Orefici.
Il Tesoro
La mitra gemmata rappresenta il cuore del Museo del Tesoro, ma all’interno del museo ci sono tantissime sono le opere di oreficeria presenti: la collana del Santo, ad esempio, è un capolavoro realizzato con opere donate al Santo di Napoli, ma anche pissidi, reliquiari, omaggi di sovrani al Santo e alla città di Napoli.
Perché il Tesoro di San Gennaro è dei Napoletani, appartiene alla città, così come la Cappella, che – sebbene sia interna al Duomo – é del popolo e non della Chiesa, frutto dell’intricato ed intimo rapporto tra i Napoletani e il loro protettore.
D’altra parte, solo ai Napoletani poteva venire in mente di firmare un contratto con un Santo per costruirgli una cappella e venerarlo.
Circa 200 anni dopo la firma del contratto gli veniva donata la mitra più bella del mondo!
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