Ischia, isola verde per eccellenza dell’arcipelago campano, celebra ogni prima domenica di settembre il Santo a cui ha dato i natali: San Giovan Giuseppe della Croce.
Ischia: l’isola verde per eccellenza
E’ l’isola che si contende, insieme a Capri, il primato come meta favorita da vip e personaggi del jetset internazionale.
Diverse le attrazioni, ma di certo il Castello aragonese di Ischia Ponte, fa la parte del leone!
E’ infatti, questo, il luogo deputato alle feste civili e religiose che ogni anno, in particolare d’estate, si tengono sull’isola.
Da Sant’Anna a San Giovan Giuseppe
Il 26 Luglio, nel giorno dedicato a Sant’Anna, si tengono grandi festeggiamenti con fuochi pirotecnici e incendio al castello a chiusura dell’evento.
E’ considerato il primo tra gli appuntamenti imperdibili a cui fa seguito il 26 Agosto il corteo storico che prende il via dal castello e percorre l’isola con circa trecento figuranti.
La prima domenica di settembre è quella invece dedicata ai festeggiamenti del Santo Patrono: San Giovan Giuseppe della Croce.
San Giovan Giuseppe della Croce
Nato a Ischia Ponte da una nobile famiglia il 15 Agosto del 1654 e morto a Napoli il 5 marzo 17345, Carlo Gaetano Calosirto (suo nome di battesimo) si affaccia molto presto alla vita religiosa.
A 16 anni è già entrato quale novizio al convento napoletano di Santa Lucia al Monte.
Durante la sua vita, una volta lasciata l’isola, vi tornerà solo altre due volte senza mai dimenticarla.
Ad Ischia Ponte, ancora oggi, è visitabile la casa natale anche se non mancano storie diverse legate alla sua nascita in ragione delle quali il parto sarebbe avvenuto in casa di amici, tra l’altro grandi frequentatori della nobiltà ischitana e del Castello, oppure nella casa di una povera famiglia del borgo del ponte di Ischia, poiché la madre, Laura Gargiulo, fu colta all’improvviso dalle doglie.
Una vita spesa per la religione
Patrono e Compatrono di Ischia insieme a Santa Restituta, compatrono di Napoli, la Chiesa cattolica lo celebra il 5 marzo, nel ricordo del giorno della sua dipartita.
La sua fu una vita spesa al servizio della religione e al culto della venerazione della Vergine.
Indossò per tutta la vita da frate minore, lo stesso abito pieno di rattoppi conseguenti all’usura del tempo, tanto da procurarsi il nomignolo “delle 100 toppe’.
Un culto sempre vivo
Sin da subito grande ispiratore per le attenzioni verso i più deboli, al convento di Santa Lucia a Napoli, durante gli ultimi anni della sua vita, ricevette anche la visita di Sant’Alfonso Maria de Liguori.
Il suo culto, nato nel piccolo borgo dell’isola d’Ischia, ancora oggi è vivo e forte.
Sull’isola, le celebrazioni avvengono sia il 5 marzo che la prima domenica del mese di settembre, in piena estate e col pienone di turisti (anche stranieri) che si lasciano trascinare nei festeggiamenti e partecipano alle celebrazioni di un Santo vissuto diversi secoli fa, ma vivo ancora oggi.
Sitografia di riferimento
https://www.treccani.it/enciclopedia/giovanni-giuseppe-della-croce-santo_%28Dizionario-Biografico%29
https://www.santogiorno.it/giovan-giuseppe-croce
https://it.cathopedia.org/wiki/San_Giovanni_Giuseppe_della_Croce
https://www.vaticannews.va/it/santo-del-giorno/03/05/san-giovanni-giuseppe-della-croce.html
https://www.causesanti.va/it/santi-e-beati/giovan-giuseppe-della-croce.html
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