Nel cuore pulsante di Napoli, dove storia e modernità si intrecciano in un caleidoscopio di colori e tradizioni, la street art ha trovato terreno fertile per esprimersi in tutta la sua potenza visiva e sociale. I muri della città, antichi e carichi di racconti, sono diventati tele urbane su cui i napoletani riversano il loro spirito indomito e la loro creatività. Non si tratta solo di graffiti o murales: è un linguaggio vivo, una voce collettiva che narra le storie di chi abita e ama questa città unica al mondo. E proprio per questo, Napoli ha attirato artisti di fama internazionale, provenienti dalle località con street art più famose elencate anche nell’articolo della sezione news di Betway, il famoso sito di giochi da casinò. A Napoli, infatti, ogni angolo può diventare un’opera d’arte, ogni strada un percorso di scoperta e riflessione. La street art qui non è solo decorazione: è una forma di resistenza, di identità, di sogno.

Pino Daniele

La prima tappa di questo percorso tra le opere di street art napoletana, non poteva non essere che Pino Daniele. L’opera si trova nei pressi di Piazza Gerolomini, su Via dei Tribunali e rappresenta il celebre artista intento a suonare la chitarra. Sul volto un grande sorriso e un’aureola sul capo, ad indicare la figura di guida che Pino Daniele rappresenta per i napoletani. Una volta lì, poco distante, è possibile osservare anche il particolare murales del misterioso Bansky, la “Madonna con pistola”. Quest’ultima è stata coperta con una teca in vetro per rallentare l’erosione del tempo e dei cambiamenti climatici.

Spostandosi dal centro, è possibile osservare un altro murales di Pino Daniele a Casalnuovo. L’autore Mario Castì Farina ha realizzato la propria opera sulla facciata di un edificio del Parco Pubblico di Casalnuovo (vicino alla Stazione) che è stato intitolato proprio al cantautore.

Maradona

Se c’è una cosa che a Napoli non manca, quello è un murales di Maradona. Il Pibe de Oro ha locali, murales e persino lo stadio dedicato a suo nome. L’opera più celebre è quello situato nei Quartieri Spagnoli in largo Maradona, il disegno fu realizzato per celebrare il secondo scudetto del Napoli, nel 1990. Ad oggi è caratterizzato da un vero e proprio altare dedicato al giocatore, con tanti altri mini murales e foto.

Altrettanto conosciuto è il Maradona di Jorit dipinto sui palazzoni del “Bronx” di San Giovanni a Teduccio. Quest’ultimo, purtroppo, potrebbe essere abbattuto nei prossimi anni per via della ricostruzione dei palazzi. Tuttavia, rimarrà indimenticabile il contributo che questo murales ha portato al quartiere e l’importanza che ha assunto per i tifosi.

Totò e Massimo Troisi

L’iconicità dei comici napoletani più famosi al mondo non poteva non essere immortalata sui muri della città che tanto li ama. I murales di Totò sono sparsi per tutta la città, soprattutto nel Rione Sanità dove l’artista nacque e visse. Vicino alla Basilica di Santa Maria della Sanità, sulla facciata di un palazzo, il grande attore è ritratto insieme a Peppino De Filippo, in una delle scene del film “La banda degli onesti”. A Montecalvario, invece, un intero vicoletto è dedicato al comico, dove quest’ultimo è rappresentato in vesti e forme diverse.

Massimo Troisi ha il proprio posto nel Vicolo della Cultura in via Montesilvano ma il murales più grande dedicatogli si trova a San Giorgio a Cremano, il paese natale del comico. Oltre una piazza con annessa statua che lo rappresenta, a Troisi è stato dedicato anche un murales che lo raffigura in tre scene dei suoi film più famosi: Ricomincio da tre, Il Postino Non ci resta che piangere.

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