Il 31 ottobre del 1984, a Roma, finiva l’esistenza terrena di Eduardo De Filippo e iniziava il suo mito.

firma di Eduardo
Autografo di Eduardo De Filippo – crediti al link: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:EDUARDO_DE_FILIPPO_signature.svg

Eduardo De Filippo: brevi cenni biografici

Eduardo De Filippo
Eduardo De Filippo in uno scatto anonimo anteriore al 1976 – immagine di Pubblico Dominio – Crediti: https://commons.wikimedia.org/w/index.php?search=Eduardo+De+Filippo&title=Special:MediaSearch&type=image

Nato dalla relazione extraconiugale della madre con il grande Eduardo Scarpetta, Eduardo de Filippo nasce a Napoli il 24 maggio del 1900.

E’ stato drammaturgo, attore, scrittore, regista.

Due lauree honoris causam di cui una alla “Facoltà di Lettere” della Sapienza di Roma, è stato il maestro presso il quale tutti gli attori teatrali speravano di formarsi.

Eduardo De Filippo e gli anni delle compagnie teatrali

A soli 14 anni entra nella compagnia del padre e vi resta per otto anni, fino al 1922 quando inizia anche la carriera da regista e scrive la sua prima opera: “Uomo e Galantuomo“.

L’anno della svolta è il 1931 quando fonda la “Compagnia del teatro umoristico dei De Filippo” e il 25 dicembre di quell’anno porta in scena “Natale in casa Cupiello“.

Ma ben presto i rapporti familiari si complicano e si rompono quelli col fratello Peppino che sceglie la via del cinema, diventando la spalla di Antonio De Curtis, Totò.

I figli: la prematura morte di Luisella

Eduardo ebbe due figli: Luisella, da Luisa (il nome della madre di Eduardo) e Luca che ancora oggi porta avanti la tradizione teatrale familiare.

A soli 10 anni, la bambina muore per un malore improvviso e fulminante.

Le cronache del tempo raccontano che Eduardo non era in buoni rapporti col fratello Peppino, ma di fronte al gravissimo lutto, ci sarebbe stata una distensione.

Eduardo e Luisella: un dolore lungo una vita intera

Il dolore per la perdita della bambina convisse con lui per sempre, fino al suo trapasso avvenuto il 31 ottobre 1984 a Roma nella clinica Villa Stuart a seguito di un blocco renale. Eduardo sarebbe morto stringendo tra le mani un foto della figlia.

La morte del Maestro

La dipartita del Maestro scosse fortemente l’ambiente teatrale e culturale italiano.

La camera ardente venne allestita presso il Senato della Repubblica e i funerali si tennero a Roma, sia in forma civile che religiosa presso la Chiesa di San Giovanni in Laterano. Ora riposa al cimitero del Verano, di fatto non tornando più a Napoli.

31 ottobre 1984 – 31 ottobre 2024: 40 anni dalla morte di Eduardo De Filippo

Il 31 ottobre 2024 si compiono quarant’anni dalla morte del Maestro.

Nel corso di questi anni si è manifestata la sua eredità artistica: Marisa Laurito, Marzio Honorato, Marina Confalone e molti altri gli artisti tutt’oggi attivi sulla scena teatrale e cinematografica che vengono dalla sua compagnia, che hanno calcato i palcoscenici sotto la sua direzione.

Gli omaggi della TV di Stato e non, sono svariati: dalla trasposizione filmica delle sue opere teatrali più famose, alla messa in onda delle commedie registrate per la TV nelle quali è presente lo stesso Eduardo.

Conclusioni?

Impossibile giungere a conclusioni statiche e definitive: quello di Eduardo De Filippo è un mito, ed in quanto tale vive in eterno.

Le sue commedie, i suoi drammi, ma soprattutto le battute nate dalla sua penna e che sono entrate prepotentemente nel linguaggio comune:

‘Non ti pago!’

oppure

‘sto caffè è una ciofeca’

e ancora, forse la più nota:

‘Te piac’ ‘o presebbio?’

31 ottobre 1984 – 31 ottobre 2024: quarant’anni senza Eduardo, quarant’anni di mito teatrale!

Sitografia

https://biografieonline.it/biografia-eduardo-de-filippo

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