Tra i modi di dire napoletani, ce n’è uno particolarmente efficace se si vuol intendere il riuscire nel proprio scopo con semplicità e nonchalance, senza alcun impegno o applicazione: “sciuè sciuè”.

Fare qualcosa “sciuè sciuè”, quindi, significa farla e riuscirci con zero fatica, potendosi ritenere soddisfatti del proprio operato, specialmente in quanto non sono state sprecate energie.

L’etimologia dell’espressione “sciuè sciuè”

I dialettologi e linguisti hanno proposto tre ipotesi da cui l’espressione in questione potrebbe derivare. Innanzitutto, alcuni sostengono che “sciuè sciuè” sia originato dal francese “écòué” (si pronuncia “esciué”). Il suo significato è: “non riuscito”, “andato a vuoto”. Sebbene il termine francese e quello ripetuto napoletano si leggano praticamente allo stesso modo, il loro significato è distante l’uno dall’altro. Potremmo, anzi, dire che è opposto: in napoletano, infatti, le due parole fanno riferimento a qualcosa che riesce e con facilità.

Altri studiosi, invece, fanno leva sul legame tra la lingua araba e il dialetto napoletano e, a tal proposito, sostengono che l’espressione in analisi derivi dall’arabo sòué soùé. Tradotti, questi termini sono riconducibili a quelli italiani di “piano piano”. Come abbiamo sopra accennato, però, fare qualcosa “sciuè sciuè”, significa farla senza alcuna fatica e, di conseguenza, velocemente. Anche in questo caso, i significati delle parole analizzate non sono legati tra di loro.

Infine, è probabile anche che l’espressione provenga dal latino fluens, ovvero fluente. Il gruppo latino FL, infatti, in dialetto napoletano si trasforma in SCI (es: flos=sciore). Dal punto di vista del significato, inoltre, sembra esserci un nesso: il modo di dire napoletano si associa all’aggettivo “fluente”, inteso nell’accezione di “semplice”, “senza ostacoli”.

L’utilizzo dell’espressione nel mondo della cucina napoletana

Chi vive a Napoli lo sa: cosa c’è di più semplice e al tempo stesso più buono di cucinare della pasta o degli spaghetti “sciué sciuè”? Stiamo parlando di un primo veloce da preparare, al quale bastano pochi ingredienti: pomodori, pangrattato, finocchietto (o basilico), spicchi di aglio, olio extravergine di oliva, limone, sale, pepe e pasta.

Prima si cuociono i pomodorini in padella con olio, aglio, sale e un po’ di acqua. In un’altra padella si fa tostare il pangrattato con l’aglio e poi si unisce al finocchietto selvatico. Gli spaghetti vanno cotti nella stessa padella dei pomodorini con acqua calda.

Quando saranno cotti e asciutti, vanno conditi con il pangrattato e la scorza di limone come tocco finale.

sciuè sciuè

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