Se dovessi spiegare a un amico cos’è stata davvero la cultura popolare italiana degli anni ’70 e ’80, non inizierei con Sanremo o con i varietà televisivi. No, comincerei con Mario Merola che, vestito da guappo con la coppola calata sugli occhi, canta “Malafemmena” mentre brandisce un coltello in una scena drammatica che oggi farebbe ridere, ma che allora faceva piangere intere famiglie davanti al televisore.

Il Fenomeno che Non Ti Aspetti

Mario Merola non era solo un cantante. Era un fenomeno – uno di quelli che nascono per caso e che poi definiscono un’epoca. Nato a Napoli nel 1934 in una famiglia povera del Pallonetto di Santa Lucia, Mario Merola (vero nome Mario Schiattarella) ha trasformato quello che poteva essere l’ennesimo dramma della miseria in una storia di riscatto che ha conquistato milioni di italiani.

Ma cosa diavolo era la sceneggiata napoletana? Immagina un mix esplosivo tra teatro popolare, melodramma e soap opera, condito con canzoni napoletane e una buona dose di sangue finto. Era il Netflix dell’epoca per le classi popolari del Sud, ma anche del Nord Italia – perché sì, anche i milanesi piangevano davanti alle storie di Mario Merola.

Le Origini: Quando Napoli Inventò il Drama

La sceneggiata ha radici antiche, che affondano nel teatro popolare napoletano dell’Ottocento. Ma è negli anni ’60 che questo genere esplode grazie alla televisione e, soprattutto, grazie a Mario Merola. Le trame erano sempre le stesse: tradimenti, vendette, amori impossibili, madri che piangono, figli che sbagliano, e immancabilmente qualcuno che muore male alla fine.

Il bello è che Merola non si limitava a cantare: recitava, soffriva, si disperava. Era un one-man show che sapeva tenere incollato allo schermo chiunque. E qui viene il primo aneddoto pazzesco: Merola non sapeva leggere la musica. Imparava tutto a orecchio, eppure ha venduto milioni di dischi e riempito teatri per decenni.

Il Re Indiscusso

Negli anni ’70, Mario Merola era una macchina da soldi. I suoi spettacoli al Teatro Trianon di Napoli erano sempre sold-out, e quando andava in tournée nel Nord Italia, i teatri si riempivano di emigrati meridionali che trovavano in lui un pezzo di casa. Ma anche tanti “terroni” che non erano mai stati al Sud cadevano sotto il suo fascino.

C’è un aneddoto fantastico che racconta di come Merola, durante uno spettacolo a Milano negli anni ’80, fece piangere un pubblico di operai lombardi con “Lacreme napulitane“. Alla fine dello spettacolo, un metalmeccanico bergamasco gli si avvicinò e gli disse: “Non capisco una parola di quello che canti, ma mi hai fatto venire voglia di abbracciare mia madre“.

L’Era della Televisione e il successo nazionale di Mario Merola

La vera svolta arriva quando la televisione commerciale scopre Mario Merola. Tante televisioni locali iniziano a trasmettere i suoi spettacoli. È qui che nasce il fenomeno di massa: intere famiglie si ritrovavano davanti al televisore per seguire le sue storie, e non importava se eri di Milano o di Palermo, se eri operaio o impiegato: le vicende del re della sceneggiata incollavano tutti allo schermo.

Mario Merola aveva capito una cosa fondamentale: la gente aveva bisogno di storie semplici, di emozioni dirette, di qualcuno che parlasse dei loro problemi quotidiani. Le sue canzoni raccontavano di madri che aspettano figli emigrati, di amori traditi, di povertà e dignità. Roba che oggi molti definirebbero frettolosamente “trash”, ma che allora era pura verità.

L’Uomo Dietro il Personaggio

Ma chi era davvero Mario Merola? Un personaggio affascinante e contradditorio. Fuori dal palco era un uomo riservato, quasi timido, una persona che amava la sua famiglia e odiava i riflettori quando non stava lavorando. Aveva una paura matta di volare – ironia della sorte per uno che “volava” sempre nelle sue performance – e girava l’Italia sempre in auto o in treno.

Un’altra curiosità: Merola era maniacale nella preparazione dei suoi spettacoli. Provava per ore davanti allo specchio, studiava ogni gesto, ogni espressione. Quello che sembrava spontaneo era in realtà il risultato di un lavoro certosino.

Era un perfezionista travestito da guappo.

L’Eredità di un Re

Mario Merola è morto nel 2006, ma la sua eredità continua a vivere. Ha aperto la strada a generazioni di cantanti napoletani, ha portato la cultura del Sud in tutta Italia, ha dimostrato che si può essere popolari senza essere volgari.

La sceneggiata, che sembrava destinata a morire con lui, ha trovato nuova vita sui social media. Su TikTok e YouTube spezzoni dei suoi spettacoli diventano virali tra i giovani, che li guardano a volte per ridere, a volte per commuoversi davvero.

Oggi possiamo sorridere delle sue pose drammatiche e dei suoi coltelli di scena, ma non possiamo dimenticare che Mario Merola è stato un ponte tra due Italie, un narratore di storie universali vestite da favole napoletane. In un’epoca di influencer e talent show, lui rimane l’ultimo vero re di un genere che ha fatto sognare milioni di persone.

E forse, in fondo, ne abbiamo ancora bisogno.


Fonti e Bibliografia

Fonti primarie:

  • Merola, Mario. Napoli solo andata… Il mio lungo viaggio. (Opera autobiografica che ha ispirato documentari e biografie successive)

Fonti biografiche e storiche:

  • Wikipedia. “Mario Merola”. Accesso: gennaio 2025
  • Biografieonline.it. “Biografia di Mario Merola, vita e storia”. Novembre 2006
  • Coming Soon. “Mario Merola biografia”. Accesso: gennaio 2025
  • MYmovies.it. “Mario Merola biografia”. Accesso: gennaio 2025

Approfondimenti sulla sceneggiata:

  • Last.fm. “Mario Merola – Età, città natale e biografia”. Accesso: gennaio 2025
  • Napoli Fans. “Mario Merola: biografia del cantante e attore napoletano”. Aprile 2025
  • Unionpedia. “Mario Merola, the Glossary”. Accesso: gennaio 2025

Articoli di approfondimento:

  • Vistanet. “Mario Merola, da scaricatore di porto a re della Sceneggiata. La storia del cantante che arrivò sino alla Casa Bianca”. Ottobre 2023
  • Il Riformista. “Chi era Mario Merola, la storia del ‘Re della Sceneggiata’ che cantò per il Presidente USA e fece inchinare Bono Vox degli U2”. Novembre 2021
  • Donna Glamour. “Mario Merola: chi era l’artista che ha fatto la storia in 10 segreti che non ti aspetti”. Febbraio 2025

Documentari e film:

  • Ferrari, Massimo (regista). Il Re di Napoli – Storia e leggenda di Mario Merola. Documentario, 2024-2025
  • Movieplayer.it. “Il re di Napoli – Storia e leggenda di Mario Merola, la recensione del documentario”. Ottobre 2024

Fonti sul Teatro Trianon e le rappresentazioni:

  • Il Mattino. “Il Trianon omaggia Mario Merola: suo figlio nella sceneggiata «Zappatore»”. Dicembre 2016
  • Gazzetta di Napoli. “Zappatore, torna la sceneggiata che rese famoso Mario Merola dal 4 all’8 gennaio al Trianon”. Dicembre 2016
  • Il Denaro. “Cinema: ‘Il Re di Napoli. Storia e leggenda di Mario Merola’, il docufilm di Massimo Ferrari al Trianon”. Gennaio 2025

Fonti recenti:

  • Inter Napoli. “Mario Merola il Re di Napoli, successo per il documentario inedito sulla Rai”. Febbraio 2025
  • News Express. “Inaugurata la mostra ‘Nino Taranto. Nato a Forcella, professione attore’”. Aprile 2025

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