Sotto i piedi dei turisti che passeggiano per le strade di Napoli, Pozzuoli e delle altre città campane si nasconde un mondo parallelo fatto di cunicoli, grotte millenarie e catacombe che raccontano storie antiche di migliaia di anni. La Campania sotterranea è un labirinto affascinante che si estende per chilometri sotto terra, un patrimonio archeologico e geologico unico al mondo che vale assolutamente la pena esplorare.
Il mondo sotterraneo della Campania
La regione campana custodisce nel suo sottosuolo un incredibile reticolo di cavità naturali e artificiali. Il tufo vulcanico, facilmente lavorabile ma al tempo stesso resistente, ha permesso nei secoli la creazione di un sistema sotterraneo complesso che serviva a molteplici scopi: dalle cave di materiale da costruzione agli acquedotti, dai rifugi alle sepolture.
Le dimensioni di questo mondo sotterraneo sono impressionanti. Solo il sottosuolo di Napoli copre un’area di due milioni di metri quadrati ed è da 20 a 40 metri profondo, costituendo un vero e proprio labirinto che si snoda sotto l’intera città.
Non dimentichiamo le destinazioni più famose!
Prima di addentrarci nei luoghi meno conosciuti, facciamo un rapido accenno alle attrazioni sotterranee più celebri della Campania. Napoli Sotterranea, con i suoi tour che partono da Piazza San Gaetano, offre un’esperienza completa attraverso cave di tufo greche, tunnel borbonici, catacombe romane e rifugi antiaerei della seconda guerra mondiale. La Galleria Borbonica rappresenta invece un esempio straordinario di ingegneria ottocentesca, mentre le Catacombe di San Gennaro sono considerate tra le più importanti del Sud Italia.
Le catacombe di Afragola
Spostandoci nei dintorni di Napoli, troviamo un gioiello poco conosciuto: le catacombe di Afragola. Qui si trova la cripta del Rosario, posta circa 5 metri sotto il piano di calpestio, che consta di vari ambienti, tutti nati dall’esigenza di dare sepoltura privata ai morti laici. Questo sito rappresenta un esempio perfetto di come la tradizione funeraria cristiana si sia adattata alle specifiche esigenze locali, creando spazi intimi e raccolti per le famiglie aristocratiche del territorio.

L’Antro della Sibilla e le grotte dei Campi Flegrei
Nei Campi Flegrei si nascondono alcuni dei siti sotterranei più suggestivi e carichi di mistero della Campania. L’Antro della Sibilla è una galleria artificiale di epoca greco-romana, rinvenuta a seguito degli scavi archeologici dell’antica città di Cuma: viene identificato come il luogo all’interno del quale la Sibilla Cumana operava e divulgava i suoi oracoli.
Ma i Campi Flegrei offrono molto di più. La grotta di Cocceio (detta anche grotta della Pace) è una galleria sotterranea, scavata sotto il monte Grillo, che collega Cuma con la sponda occidentale del lago d’Averno. Quest’opera di ingegneria romana, risalente al 37 a.C., testimonia l’incredibile capacità tecnica degli antichi costruttori.
Le grotte termali della Solfatara
Un’esperienza unica è rappresentata dalle grotte termali naturali che si trovano nella zona della Solfatara. I manufatti furono realizzati sul lato nord della montagna alla fine del XIX secolo e, di fatto, introducono a due grotte usate come sudatori naturali, poi rivestite di muratura. Questi ambienti sotterranei sfruttano il calore naturale del vulcano per creare vere e proprie saune naturali, dove bastano pochi minuti per sudare copiosamente respirando i vapori sulfurei.

Avellino sotterranea: il cuore nascosto dell’Irpinia
Lontano dai riflettori della più celebre Napoli Sotterranea, Avellino custodisce un patrimonio sotterraneo altrettanto affascinante ma ancora poco conosciuto dal grande pubblico. Avellino Sotterranea è un percorso di circa tre ore nel cuore della Collina della Terra, alla scoperta di camminamenti, cunicoli, cripte ed ipogei che si espandono nelle viscere del Centro storico.
Il tour parte da piazza Duomo e include la Cripta romanica di via Sette Dolori e la cosiddetta Cripta di San Biagio, proseguendo lungo i Cunicoli longobardi che si aprono sotto la Torre dell’Orologio e l’Ipogeo di Casina del Principe su corso Umberto I, per concludersi alle Grotte di Villa Amendola. Quest’ultimo sito è particolarmente significativo: le grotte furono usate dalla popolazione come riparo durante i forti bombardamenti del 1943, trasformandosi da elegante complemento architettonico settecentesco a rifugio di guerra.
Le grotte dell’Irpinia
L’entroterra irpino riserva sorprese geologiche e archeologiche di grande interesse. A Scampitella si trovano le Grotte di Migliano, situate nella omonima contrada sulle pendici di un colle presso il fiume Calaggio, scoperte casualmente durante uno scavo nel 2002. Questo sito archeologico rappresenta una testimonianza importante della presenza umana antica in quest’area dell’Irpinia.
Ancora più suggestiva è la Grotta di San Michele Arcangelo a Tufo, una cavità naturale di origine paleocristiana rinvenuta nella seconda metà del XVI secolo e intitolata al Santo Patrono della comunità locale. Questo luogo di culto rupestre testimonia la continuità spirituale che ha caratterizzato questi territori dalla tardoantichità ai giorni nostri.

I rifugi nascosti di Napoli
Oltre ai percorsi turistici più battuti, Napoli custodisce una rete capillare di rifugi e cunicoli spesso dimenticati. Gli speleologi continuano a studiare ed ispezionare le cavità e i cunicoli che riaffiorano in occasione di sprofondamenti e/o crolli, scoprendo continuamente nuovi ambienti che raccontano la storia stratificata della città.
Particolarmente interessanti sono i rifugi antiaerei della Seconda Guerra Mondiale, dove migliaia di napoletani trovarono riparo durante i bombardamenti. Questi spazi, scavati nelle cave di tufo preesistenti, conservano ancora oggi graffiti, scritte e testimonianze di quegli anni drammatici. Pensiamo ad esempio al Giardino di Babuk.
Un patrimonio da preservare e valorizzare
La Campania sotterranea rappresenta un patrimonio archeologico, storico e geologico di valore inestimabile. Ogni cunicolo, ogni grotta racconta una storia diversa: dalle tecniche di estrazione del tufo greco-romano alle innovazioni ingegneristiche borboniche, dalle pratiche funerarie paleocristiane ai drammi della guerra moderna.
L’esplorazione di questi luoghi richiede sempre la presenza di guide esperte e il rispetto delle norme di sicurezza. Molti siti sono ancora oggetto di studi archeologici e la loro fragilità richiede un turismo responsabile e consapevole.
Consigli pratici per l’esplorazione
Per chi vuole avventurarsi nella Campania sotterranea, è consigliabile prenotare in anticipo le visite guidate, indossare abbigliamento comodo e scarpe antiscivolo. La temperatura sotterranea si mantiene costante intorno ai 15-16 gradi tutto l’anno, quindi è bene portare una giacca leggera anche in estate.
Molti dei siti meno conosciuti richiedono prenotazioni specifiche o fanno parte di percorsi archeologici più ampi. È sempre meglio informarsi presso i centri turistici locali o le associazioni specializzate che organizzano tour tematici.
La Campania sotterranea continua a svelare i suoi segreti, offrendo a chi ha il coraggio di scendere sottoterra un viaggio indimenticabile attraverso millenni di storia, arte e ingegnosità umana.
Fonti
Fonti web:
- Il percorso ufficiale della Napoli sotterranea e le catacombe di Napoli – enjoy.vivi.city (dicembre 2024)
- Sottosuolo di Napoli – Wikipedia (aprile 2025)
- Afragola sotterranea – Le catacombe – lookaroundafragola.wordpress.com (febbraio 2015)
- Antro della Sibilla – Wikipedia (aprile 2025)
- Grotta di Cocceio – Wikipedia (febbraio 2025)
- I Campi Flegrei e la Solfatara di Pozzuoli – duepassinelmistero2.com
- L’Antro della Sibilla e le Grotte dei Campi Flegrei – alchiardiluna.it (dicembre 2021)
- Avellino Sotterranea – enjoyavellino.it
- Avellino sotterranea: tour nei cunicoli – Sistema Irpinia
- Grotte di Migliano – Sistema Irpinia, Provincia di Avellino
- Grotta di San Michele Arcangelo – Sistema Irpinia
- Avellino: un viaggio tra storia, natura e gusto – dooid Magazine (marzo 2024)
- Una mappa per visitare Avellino medievale sotterranea – Nuova Irpinia (gennaio 2019)
Fonti bibliografiche consigliate:
- Napoli Sotterranea, F. Saiello, Arte’m, 2018
- I Campi Flegrei: Storia e Archeologia, M. Pagano, L’Erma di Bretschneider, 2016
- Le Catacombe di Napoli, U. Fasola, Pontificia Commissione di Archeologia Sacra, 1975
- Avellino e il suo territorio: guida storico-artistica, G. Rotili, Arte Tipografica, 2001
- L’Irpinia sotterranea: archeologia e speleologia, AA.VV., Edizioni del Rosone, 2019
- Storia del Sannio, T. Pedio, Laterza, 1988
Lascia un commento