Quando si parla di Silvio Berlusconi e del Mezzogiorno, il primo pensiero corre inevitabilmente alle sue televisioni che hanno conquistato i salotti di tutta Italia. Ma il rapporto tra il Cavaliere e la Campania è stato molto più complesso e sfaccettato di quanto si possa immaginare, intrecciando business, politica e una particolare attenzione verso il territorio partenopeo che ha segnato decenni di storia italiana.
D’altronde, non è proprio un legame banale quello fra Berlusconi e Napoli: proprio la carriera ufficiale del Cavaliere, in veste politica, cominciò qui. La prima apparizione pubblica in veste di Presidente del Consiglio avvenne in occasione del G7 di Napoli del 1994.

Il Sud nel cuore dell’impero mediatico
La rivoluzione televisiva berlusconiana degli anni Ottanta ha trovato in Campania uno dei suoi terreni più fertili. Napoli e provincia sono state tra le prime aree del Mezzogiorno a sintonizzarsi massicciamente su Canale 5, Italia 1 e Rete 4, contribuendo a quel fenomeno che ha cambiato per sempre il panorama televisivo italiano. La tv italiana ha vissuto “un prima e un dopo” di Berlusconi, con i suoi canali che hanno arricchito il panorama televisivo nazionale.
Non è un caso che molti programmi cult degli anni Ottanta e Novanta abbiano trovato in Campania un pubblico particolarmente affezionato. “Drive In”, “Colpo Grosso” e le prime edizioni di “Non è la Rai” hanno conquistato le famiglie campane, creando un legame emotivo che andava ben oltre il semplice intrattenimento. La televisione berlusconiana ha saputo interpretare i gusti di un pubblico meridionale spesso trascurato dalla Rai, offrendo un linguaggio più diretto e popolare.

Investimenti e sviluppo economico
Ma Berlusconi non ha guardato alla Campania solo come a un mercato televisivo. Durante i suoi governi, ha promosso specifiche politiche per il Mezzogiorno che hanno interessato direttamente la regione campana. Le banche del Sud hanno potuto emettere specifici titoli di risparmio per un massimo di 3 miliardi di euro annui, con agevolazioni fiscali per i cittadini.
Tra le iniziative più significative, va ricordato il tentativo di creare un ponte economico tra Nord e Sud attraverso investimenti nell’industria cinematografica e dell’intrattenimento. La Medusa Film, parte del gruppo Fininvest, ha prodotto diversi film girati tra Napoli e la Costiera Amalfitana, contribuendo a quella che oggi chiameremmo “industria del cineturismo”.
Le curiosità napoletane del Cavaliere
Pochi sanno che Berlusconi aveva una particolare predilezione per la cucina napoletana. Durante le sue visite a Napoli per impegni politici o di lavoro, non mancava mai di fermarsi nelle storiche pizzerie del centro, dichiarando più volte che “la vera pizza si mangia solo a Napoli”. Un aneddoto racconta che durante una cena ufficiale a Palazzo San Giacomo, sede del Comune di Napoli, il Cavaliere stupì tutti chiedendo di complimentarsi personalmente con i pizzaioli.
La sua passione per il territorio campano si manifestava anche nell’attenzione verso il patrimonio artistico. Villa San Martino, una delle sue residenze, ospitava una collezione di opere di artisti napoletani del Settecento, testimoniando un interesse che andava oltre i semplici affari.
Sugli affari personali, lo stesso Cavaliere ha avuto diverse relazioni sentimentali con persone di Napoli, come Marta Fascina e Francesca Pascale.

Il rapporto con l’imprenditoria locale
L’impero berlusconiano ha intrattenuto rapporti privilegiati con alcune delle più importanti famiglie imprenditoriali campane. Collaborazioni nel settore della distribuzione televisiva hanno visto protagoniste aziende napoletane e salernitane, creando una rete di interessi che ha contribuito allo sviluppo del settore delle telecomunicazioni nel Mezzogiorno.

L’eredità culturale
Oggi, a più di un anno dalla scomparsa del Cavaliere, il suo lascito in Campania resta tangibile. Le televisioni Mediaset continuano a registrare ottimi ascolti nella regione, mentre l’industria dell’intrattenimento campana ha saputo crescere anche grazie alle basi poste negli anni Ottanta e Novanta.
Mediaset rimane controllata dalla famiglia Berlusconi, con Piersilvio come amministratore delegato, garantendo una continuità che mantiene vivo il legame con il territorio campano. Le produzioni televisive continuano a guardare alla Campania come a un set naturale privilegiato, mentre nuove generazioni di imprenditori campani si ispirano al modello berlusconiano per sviluppare i propri business.
Il rapporto tra Berlusconi e la Campania rappresenta così un capitolo affascinante della storia italiana contemporanea, fatto di visione imprenditoriale, intuizioni commerciali e una genuina passione per un territorio che ha saputo ricambiare con affetto e fedeltà.
Bibliografia e fonti:
- Il Mattino, “Silvio Berlusconi morto, da Salvini a Schlein il cordoglio della politica”, 14 giugno 2023
- Il Post, “Storia delle televisioni di Silvio Berlusconi”, 13 giugno 2023
- Le Grand Continent, “Berlusconi: la strategia europea di Mediaset”, 28 ottobre 2023
- Governo Berlusconi, “A sostegno del Sud” – Politiche per il Mezzogiorno
- Wikipedia, “Mediaset”, consultata agosto 2025
- Wikipedia, “Fininvest”, consultata agosto 2025