7 maggio 1990 – In una calda mattina di maggio, il piccolo Pasqualino Porfidia, un bambino di 8 anni, scomparve nel nulla nel quartiere di San Giuliano a Marcianise.

L’ultimo avvistamento di Pasqualino Porfidia

L’ultima volta che fu visto, verso le 11:30, era seduto su una panchina all’angolo tra Via Tevere e Via Arno, dopo aver terminato una partita di calcio con gli amici. Da quel momento, non si ebbero più notizie di Pasqualino Porfidia.

Pasqualino Porfidia

Le prime ricerche e le ipotesi iniziali

Le ricerche iniziarono nel pomeriggio dello stesso giorno, coinvolgendo carabinieri, polizia, vigili del fuoco e protezione civile. Furono ispezionati pozzi, scantinati, fognature e la zona ferroviaria, ma senza esito. Le indagini iniziali non portarono a risultati concreti, e il caso fu archiviato.

Ipotesi di pedofilia e riapertura del caso

Nel 2014, a distanza di 24 anni, la famiglia di Pasqualino presentò una nuova istanza alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, portando alla riapertura del caso. Le indagini si concentrarono su possibili cunicoli sotterranei nella zona di San Giuliano e su testimonianze di bambini che riferivano di un uomo adulto che distribuiva denaro ai piccoli frequentatori di una sala giochi. Inoltre, emerse una lettera di un uomo originario di Marcianise, trovato suicida in Lombardia, che raccontava di abusi subiti da bambino nella stessa area.

Il ritrovamento di resti e la delusione finale

Nel maggio 2014, durante le operazioni di scavo in Via Arno, furono rinvenuti frammenti di ossa e brandelli di vestiti. Tuttavia, gli accertamenti successivi stabilirono che i resti non erano di natura umana, escludendo un collegamento con la scomparsa di Pasqualino.

Un mistero irrisolto di Pasqualino Porfidia

Nonostante gli sforzi e le nuove indagini, il caso della scomparsa di Pasqualino Porfidia rimane irrisolto. La sua famiglia continua a cercare risposte, mentre Marcianise conserva il ricordo di un bambino che, all’improvviso, svanì nel nulla.

Sitografia


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