Il 27 aprile 1981, Ciro Cirillo, all’epoca assessore ai Lavori Pubblici della Regione Campania e uomo di fiducia della Democrazia Cristiana, fu sequestrato a Torre del Greco, un comune situato ai piedi del Vesuvio.

Ciro Cirillo

Il sequestro di Ciro Cirillo

Alle 21:45 di quella sera, Cirillo si trovava nel garage di casa sua, in via Cimaglia, quando fu raggiunto da un commando delle Brigate Rosse. Durante l’operazione, l’agente di scorta, maresciallo Luigi Carbone, e l’autista Mario Cancello furono uccisi, mentre il segretario particolare di Cirillo, Ciro Fiorillo, fu gravemente ferito. Il gruppo di brigatisti, capeggiato da Giovanni Senzani, rapì Cirillo e lo trasferì in un luogo segreto, dando inizio a un periodo di prigionia che durò 89 giorni.

Le richieste dei rapitori

Le Brigate Rosse giustificarono il sequestro accusando Cirillo di essere un simbolo della “ricostruzione imperialista e antiproletaria” post-terremoto. In cambio della sua liberazione, i brigatisti chiesero e ottennero una serie di concessioni: la requisizione degli alloggi sfitti di Napoli per sistemarvi i senzatetto, indennità per i terremotati e la pubblicazione dei comunicati e dei verbali a cui Cirillo si doveva sottomettere.

La liberazione

Il 24 luglio 1981, Cirillo fu rilasciato in un edificio abbandonato di via Stadera a Poggioreale, un quartiere di Napoli. Il giorno precedente, le Brigate Rosse annunciarono la sua liberazione, dichiarando che era stato pagato un riscatto di 1,45 miliardi di lire. Cirillo confermò il pagamento del riscatto, ma smentì le voci che parlavano di un coinvolgimento della camorra o di trattative con i servizi segreti. La sua liberazione avvenne in un clima di grande tensione politica e sociale, con molteplici teorie e speculazioni sulla reale dinamica dell’evento.

Le polemiche e le speculazioni

Il caso Cirillo sollevò numerose polemiche e alimentò speculazioni. Alcuni sostenevano che il pagamento del riscatto fosse stato facilitato da accordi tra i servizi segreti e la camorra, in particolare con il boss Raffaele Cutolo. Tuttavia, Cirillo stesso smentì tali voci, dichiarando che il riscatto era stato raccolto da “amici” e che non vi erano stati contatti con la criminalità organizzata. Nonostante le sue dichiarazioni, il mistero attorno alla vicenda rimase irrisolto, alimentando teorie del complotto e dubbi sulla verità dei fatti.

La fine della carriera politica di Ciro Cirillo

Dopo il suo rilascio, Cirillo lasciò la politica su esplicita richiesta della Democrazia Cristiana. In una delle sue rare dichiarazioni pubbliche, affermò che quella fu una delle cose più dolorose dell’intera vicenda legata al suo sequestro. Nonostante ciò, continuò a vivere a Torre del Greco, lontano dai riflettori, fino alla sua morte avvenuta nel luglio 2017 all’età di 96 anni.

Sitografia


Wikipedia.it

Diventa un sostenitore!

Storie di Napoli è il più grande ed autorevole sito web di promozione della regione Campania. È gestito in totale autonomia da giovani professionisti del territorio: contribuisci anche tu alla crescita del progetto. Per te, con un piccolo contributo, ci saranno numerosissimi vantaggi: tessera di Storie Campane, libri e magazine gratis e inviti ad eventi esclusivi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *