Il Museo Diocesano di Nocera Inferiore è uno dei più ricchi e interessanti del territorio.

É intitolato a San Prisco, il primo vescovo della diocesi che nacque circa 1700 anni fa! E questa grande tradizione si percepisce pienamente nelle sue sale, piene di testimonianze di valore artistico, storico e religioso.

museo diocesano di nocera inferiore
Il cortile d’ingresso del Museo Diocesano di Nocera Inferiore. Il complesso si trova nel quartiere Vescovado, a pochi passi dalla Cattedrale di San Prisco. L’attuale edificio risale al 1750.

Una diocesi millenaria

L’attuale diocesi di Nocera Inferiore – Sarno in origine era separata.

La prima, in origine Nuceria Alfaterna, nacque tra il III e gli inizi del IV secolo d.C. Il nocerino Prisco fu il primo pastore, così come raccontato da San Paolino, vescovo di Nola.

La diocesi di Sarno è invece più “recente”, fondata nel 1066 sotto la guida del vescovo Riso.

Tra privazioni, guerre e dominazioni varie le due diocesi procederanno parallelamente fino al 1986. In quest’anno, infatti, avviene la piena unione delle due diocesi in un’unica entità. E il Museo Diocesano di Nocera Inferiore fonde egregiamente questi racconti in un’unica, inestricabile storia di fede e devozione.

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Il Museo Diocesano di Nocera Inferiore: la collezione

All’interno del Museo Diocesano di Nocera Inferiore c’è spazio per dipinti, preziosi manufatti di oreficeria, sculture lignee, paramenti sacri e molto altro.

Al centro della prima sala troneggia il busto settecentesco di San Prisco. Un capolavoro dell’oreficeria napoletana, molto simile a quelli che si trovano nella Cappella del Tesoro di San Gennaro.

Attorno alla sua teca si distribuiscono opere e manufatti di maggiore o minore prestigio. Rappresentano il corredo artistico delle chiese e di tutte le parrocchie della diocesi.

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SAVERIO MANZONE, Busto di San Prisco, 1771, argento dorato, rame dorato, bronzo su anima lignea, fusione, sbalzo e cesello – cm 75×125 – proveniente dalla Cattedrale di San Prisco, Nocera Inferiore (SA). Fu commissionato dal vescovo di Nocera Benedetto Maria dei Monti Sanfelice.

Le principali opere del museo

Come ogni museo che si rispetti, anche il Museo Diocesano di Nocera Inferiore ha i suoi capolavori.

Uno di questi è senza dubbio un calice gotico del XIV secolo, proveniente dalla chiesa di S. Giovanni Battista in Angri..

Una teca è invece dedicata alle croci astili, che venivano cioè collocate sopra un’asta in occasione delle processioni, per essere viste dal popolo.

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Una serie di croci astili in bronzo dorato, rame e altri metalli provenienti da diverse chiese del territorio diocesano.

Quella “di Angri” è di pregevole fattura, realizzata in diversi metalli preziosi. C’è poi quella “di Striano”, databile alla metà de XV secolo, e quella “di Pagani“. Quest’ultima è un gioiello di pittura cinquecentesca.

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Un angolo del museo che ospita una serie di dipinti provenienti da diverse chiese del territorio diocesano. A destra CORNELIS SMET, Decollazione di Sa Giovanni Battista, 1570, olio su tela – cm 196×300 – proveniente dal Capitolo della Cattedrale di Nocera Inferiore.

Ci sono poi i dipinti. Il più antico è la Decollazione di San Giovanni Battista di Cornelis Smet, databile 1570. Il resto della collezione si inserisce nel clima della riforma e dell’influenza caravaggesca.

Uno dei capolavori è senza dubbio La Pietà di Angelo Solimena, uno dei più grandi pittori del Sud Italia. Fu dipinta nel 1678 per la Congrega di S. Bartolomeo apostolo a Nocera Superiore.

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La seconda sala del museo che accoglie una serie di dipinti e di sculture lignee. Sulla destra ANGELO SOLIMENA, La Pietà, 1678, olio su tela – cm 128×179 – proveniente dalla Congrega SS. Nome di Dio nella chiesa di San Bartolomeo Apostolo a Pareti di Nocera Inferiore (SA).

E poi sculture lignee, paramenti sacri, ostensori, ex voto, gioielli e tanto altro. Un patrimonio molto vario che si sussegue a ritmo incalzante.

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Altre statue lignee di pregevole fattura. Sulla parete di sinistra paramenti sacri.

Il Museo Diocesano di Nocera Inferiore si sviluppa in quattro sale. Ma la storia che racconta varca i confini, includendo un intero territorio. Quello dell’Agro Nocerino-Sarnese la cui storia, religiosità e cultura trasudano in ogni angolo di strada, dalle chiese fino alle piazze.

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Fonti

  • N. GENTILE (a cura di), Tesori d’Arte dell’Agro Nocerino-Sarnese, Valtrend Editore Napoli, 2008.

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