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il teatro di Nerone sotto al letto

è così che fu trovato l’antico teatro romano, detto anche teatro romano dell’Anticaglia.

Visitando Napoli Sotterranea ci si ritrova in un tipico basso napoletano, con un letto ben in vista appena si entra. Ma basta spingere il letto all’indietro ed ecco comparire una botola che svela una scala segreta.

Scendendo di qualche metro, si ritorna all’epoca del grande impero, le mura romane, con il loro classico disegno, ci segnalano che questa non è la tipica cantina. Ci si ritrova invece in un corridoio del teatro che permetteva agli attori di muoversi senza farsi vedere dal pubblico, proseguendo, si arriva dinnanzi ad un’arcata, che segnava l’ingresso del teatro.

Il teatro romano rimase intatto per secoli: è sopravvissuto a guerre, terremoti e alle esibizioni di Nerone. Si racconta infatti che il celebre imperatore sostò a Napoli per un’esibizione, mentre si dilettava con il canto, la terra cominciò tremare. Egli costrinse gli spettatori (tutti schiavi pagati da lui per applaudirlo) a non abbandonare il teatro, convincendoli che il terremoto fosse un segno degli dei e del loro apprezzamento verso il suo canto.

Oggi il maestoso opus reticulatum convive con le colate di cemento.

La costruzione romana è rimasta ben visibile fino all’arrivo della dominazione spagnola, al quale seguì un forte incremento della popolazione, che spinse i napoletani a costruire su ogni punto della città disponibile. E’ per questo che oggi il teatro risulta essere interamente inglobato nelle abitazioni.
Talmente inglobato, che il bagno della “signora del piano di sopra” affaccia proprio sull’ingresso del teatro.

Chissà cosa avrebbe detto Nerone, di tutte le case costruite sul suo amato teatro… magari lo avrebbe interpretato come un inguaribile desiderio da parte del popolo di voler assistere alle sue esibizioni anche nei momenti più intimi della giornata.

-Roberta Montesano

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