La Basilica di Prata P.U, un viaggio nei secoli
La storia del Comune di Prata di Principato Ultra ha rivestito sempre una certa importanza sin dall’antichità. Alcune fonti, tra cui il Salmon e il Cluverio, attribuivano a questo luogo l’origine dell’antica Sabazia, dove si sarebbero stanziati i sabatini, sottotribù degli Irpini. Tuttavia questa ipotesi rimane molto incerta.
La Basilica della Santissima Annunziata di Prata Principato Ultra, situata su un pianoro vicino al fiume Sabato, rappresenta una delle più antiche testimonianze dei primi cristiani in Irpinia e nella regione Campania tutta. Fondata in epoca altomedievale, la basilica riveste notevole importanza in quanto è stata edificata su un’area occupata da catacombe paleocristiane, riadattate a partire da ipogei funerari risalenti alla più remota necropoli pagana. Secondo l’archeologo Gioacchino Taglialatela, i dipinti e i due sarcofagi conservati all’interno della “Grotta dell’Angelo” risalirebbero addirittura al II secolo d.C, quindi durante il periodo delle persecuzioni ai cristiani per opera dell’Impero Romano.


Anche durante il periodo longobardo la Basilica acquisì una certa importanza e venne ampliata.
La festa del volo degli Angeli
Inoltre, ogni anno nei pressi della Basilica si celebra, da tempo immemore, la sacra rappresentazione del “Volo degli Angeli” che raffigura l’annuncio portato dall’angelo alla Vergine Maria. L’evento prende il via il sabato e si conclude la Domenica in Albis. Durante la celebrazione, due bambine, vestite da angeli e sospese in aria grazie a un apposito sostegno, recitano un’invocazione dedicata alla Madonna. Al termine del canto degli Angeli, prende avvio la processione.
I partecipanti percorrono le strade del paese in corteo, portando la statua della Vergine fino alla Chiesa Madre del Rione. La domenica mattina, dopo la celebrazione della messa, la processione si dirige nuovamente verso la Basilica dell’Annunziata. Qui, gli Angeli, rivolti verso il pubblico, risalgono al cielo cantando la seconda parte del loro canto e recitano una preghiera di benedizione.
Infine, l’Angelo vestito di celeste compie il gesto simbolico di deporre un giglio bianco tra le mani della Madonna.

Una targa impressa su una facciata testimonia la visita alla Basilica dell’erede al trono Umberto di Savoia nel 1932.

Da Gennaio 2022, a seguito del crollo di una porzione di un costone tufaceo, probabilmente a causa potrebbe di infiltrazioni di acqua piovana, le catacombe non sono più visitabili. Di seguito lo stato attuale in cui si presenta la Basilica.

Quasi tre anni sono passati da quell’evento funesto e la Basilica così ricca di storia non rivede ancora la luce.
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