La Chiesa di San Ferdinando è nota ai più come la chiesa della nobiltà napoletana.

La chiesa di San Ferdinando
Napoli, Piazza Trieste e Trento – Crediti immagine: https://commons.wikimedia.org/wiki/File:Napoli_-mix-_2019_by-RaBoe_164.jpg

Secondo leggende metropolitane, è qui che ancora si riuniscono gli ultimi nobili partenopei.

La chiesa di San Ferdinando in Piazza Trieste e Trento

Dirimpettaia della più nota Piazza del Plebiscito, Piazza Trieste e Trento è un piccolo salotto nel cuore della Napoli dello shopping.

Si trova al centro tra Via San Carlo, Via Toledo e Piazza del Plebiscito.

La piazza è un vero è proprio salotto, dal quale gustare della facciata della chiesa.

La chiesa – avendo ospitato spesso le messe esequiale degli artisti napoletani – è nota anche come chiesa degli artisti.

E’ un gioiellino dell’arte barocca dell’antica Napoli del XVII sec.

San Ferdinando: la chiesa dei gesuiti?

La sua è una storia particolare: in realtà non doveva essere dedicata a San Ferdinando, ma a San Francesco Saverio.

Il progetto è attribuito a Cosimo Fanzago.

L’artista fortemente attivo in città nella prima metà del ‘600 e la posa della prima pietra viene registrata nel febbraio del 1636. Al Fanzago, si deve anche il progetto della facciata.

Gestita dall’Ordine dei Gesuiti fino alla loro cacciata dal regno nel 1767, la chiesa passò all’ordine dei Cavalieri Costantiniani che la dedicarono a San Ferdinando di Castiglia, in onore di Ferdinando di Borbone, in quel momento sovrano del Regno delle due Sicilie, di cui Napoli era capitale.

La chiesa

La struttura architettonica si presenta a croce latina con un’unica navata centrale e 6 cappelle laterali, tre per ogni lato alle quali si accede da cancelli posti al loro ingresso.

Sebbene fedele ai canoni della chiesa controriformata, l’interno è caratterizzato proprio dal barocco trionfante che – nelle chiese napoletane del periodo – si riconosce subito dall’uso dei marmi policromi e delle decorazioni marmoree che arricchiscono ulteriormente la struttura sia negli esterni, che nell’ambiente interno.

Il ricordo della titolatura iniziale a San Francesco Saverio è dato dagli affreschi sulla controfacciata e sulla volta centrale.

Una facciata incastrata tra i palazzi

Sì! La facciata della chiesa è posta al centro tra due palazzi; la sporgenza dagli stessi è poca, tanto da far pensare che siano tutti allineati, ma si tratta di un’illusione ottica.

La facciata della chiesa è più sporgente, i palazzi ai lati, le fanno da corona.

La grande chiesa degli artisti di Napoli si offre così a napoletani e turisti, nella sua possenza, mentre dai tavolini del Gambrinus che danno sulla piazza, si sorseggia un piacevole caffè, le acque della fontana del Carciofo zampillano, la passeggiata lungo le strade adiacenti dei turisti, continua.

Sitografia di riferimento

https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1409

https://www.museionline.info/tipologie-museo/chiesa-di-san-ferdinando-napoli

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