L’installazione “Chi sei, Napoli?” è l’ultima opera dell’artista francese JR, inaugurata il 21 maggio 2025 sulla facciata del Duomo di Napoli.

“Chi sei, Napoli?” consiste in un monumentale collage fotografico composto da 606 ritratti di cittadini napoletani. Questi sono stati raccolti durante una settimana di shooting tra il 23 e il 29 settembre 2024 in sette quartieri della città. Le zone interessate sono Piazza Sanità, Piazza Dante, Fuorigrotta, Mergellina, San Giovanni a Teduccio, Piazza Cavour e Borgo di Sant’Antonio.

Chi sei
La facciata del Duomo, ora allestita dall’opera “Chi sei, Napoli?”

I dettagli di “Chi sei, Napoli?”

“Chi sei, Napoli?” è la prima installazione di questo tipo realizzata in Italia. L’opera mira a catturare l’identità collettiva e in continua evoluzione di Napoli, attraverso i volti di persone provenienti da diversi contesti sociali e culturali, tra cui pizzaioli, vigili del fuoco, sacerdoti, studenti e artisti.

La scelta del Duomo di Napoli come supporto per l’opera non è casuale. La cattedrale, simbolo della spiritualità e della storia della città, diventa il luogo ideale per raccontare la Napoli contemporanea attraverso i suoi abitanti.

Critiche all’opera

L’opera ha suscitato un vivace dibattito in città.

In molti hanno criticato l’uso della facciata del Duomo per un’installazione di arte contemporanea, ritenendo che ciò sia una profanazione di un luogo sacro. Inoltre, “Chi sei, Napoli?” è stata percepita da molti come un’opera dal carattere esasperatamente folcloristico, rappresentando i “tipici” volti e caratteri napoletani.

Dall’altra parte, dei visitatori di Napoli difendono l’arte di JR. Quest’ultimo, ribadiscono alcuni, non è un cittadino napoletano e, di conseguenza, non può analizzare le cose e dipingerle se non da un punto di vista lontano, ovvero diverso da quello di un autoctono. In altre parole, JR ha scelto di rappresentare quella che è la sua personale ed esterna visione della città, eliminando ogni qualsivoglia tentativo di esaltarla o degradarla. L’artista vuole soltanto raccontare ciò che osserva.

Altri cittadini, ancora, sono dell’idea che l’installazione offra di Napoli un’idea del tutto corrotta, dando appoggio anzi a quei luoghi comuni negativi sulla città. Tra questi, l’immagine della confusione, del mancato rispetto delle regole e dell’alto grado di “inciviltà” che sono bel lontani dall’esser aderenti alla Napoli di oggi.

Dunque, una volta che l’installazione è stata esibita, Napoli vocifera. Sarà l’opera da smantellare alla svelta in quanto rappresentante un’immagine vergognosa di Napoli, o invece sarà da ammirare come esperimento artistico in quanto tale e, quindi, come prodotto che non traduce fedelmente la realtà, ma, semplicemente, ne propone una interpretazione soggettiva e unica?

In risposta alle critiche, JR ha, comunque, sottolineato che l’opera è un omaggio alla città e ai suoi abitanti, un tentativo di restituire a Napoli un’immagine collettiva che rifletta la sua complessità e vitalità.

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