Una strada che porta il nome di una bilancia etrusca. Via della Stadera a Poggioreale è stata per lunghissimi anni uno degli assi viari principali per entrare a Napoli. Oltre ad essere infatti il limite ultimo della città di Napoli, in tempi passati era anche un punto doganale.
La pietra miliare e i confini di Napoli
Notiamo un primo dettaglio interessante, all’altezza del civico 219 di Via Stadera: c’è una pietra bianca vecchia e consumata dalle strisciate degli pneumatici delle automobili che passano per Cupa del Segretario. È presente lì senza alcun senso apparente. Ci basta notare però la fotografia di una Napoli dei primi anni del XX secolo per trovare di nuovo la pietra proprio all’imbocco dello stesso vicolo, per giunta con accanto una gemella che oggi non esiste più.
Serviva a delimitare i confini del Comune di Napoli con quelli del Comune di Casoria, che cominciava esattamente dopo questo segnale.
La pesa pubblica di Via della Stadera
La cosa per la quale è maggiormente ricordata Via della Stadera, però, è proprio il suo nome: la bilancia con pesi e contrappesi è uno strumento di origine etrusca e nel caso specifico era utilizzato per la “pesa pubblica”: proprio qui c’era infatti la stazione della cinta daziaria di Napoli in cui si pesavano gli oggetti portati dai mercanti, in modo da determinare le tasse da pagare per le importazioni.
La storia di Via Stadera non finisce qui: diamo anche un’occhiata al ponte della Linea 2: ci sarà uno degli ultimi reperti della propaganda del ventennio: ogni dettaglio, anche nelle strade più periferiche, può raccontarci una storia.
-Federico Quagliuolo
Riferimenti:
Gino Doria, Le strade di Napoli, Ricciardi Editore, 1982, Milano
Romualdo Marrone, Le strade di Napoli, Newton Compton, 1991, Napoli
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