Percy Jackson è il protagonista di diverse saghe letterarie di genere fantasy, scritte da Rick Riordan, autore statunitense, e basate sulla mitologia greca e romana. Alla prima serie, “Percy Jackson e gli dei dell’Olimpo“, hanno fatto seguito “Eroi dell’Olimpo” e “Le sfide di Apollo“. Le ambientazioni prevalenti dei romanzi sono gli Stati Uniti, ma nelle ultime due saghe si fa ricorso anche a suggestivi luoghi dell’area napoletana: Pompei, il Vesuvio e Baia.

I protagonisti delle saghe letterarie

Percy Jackson è un semidio adolescente, in quanto figlio di Poseidone, dio greco del mare, e di una mortale. È il protagonista della prima saga, nonché uno dei personaggi principali della seconda, “Eroi dell’Olimpo”. Nel suo universo narrativo figura anche Nico Di Angelo, figlio di Ade, dio delle ombre e dei morti, e dell’italiana Maria Di Angelo. Nico, nato a Venezia, si ritroverà insieme a Reyna Ramírez-Arellano, semidea romana, e Gleeson Hedge, satiro di mezz’età, protagonista di un’avventura tra Pompei e il Vesuvio all’interno della seconda saga.

Il Vesuvio, l’universo di Percy Jackson e Pompei

Il mondo di Percy Jackson e Pompei si incontrano con precisione nel quinto volume della seconda saga, “Il sangue dell’Olimpo“.

“All’orizzonte si stagliava il Vesuvio, una sagoma scura e curva, ora a diversi chilometri di distanza. Dense colonne di fumo si levavano dalla sommità. – Siamo a Pompei – comprese Reyna.”

(Rick Riordan – Gli Dei dell’Olimpo – 5.Il sangue dell’Olimpo; 2015)

Nico si ritrova bloccato a Pompei con Reyna e Hedge e ritiene l’antica città romana un luogo brulicante di fantasmi. L’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che ridusse Pompei in cenere, avrebbe, secondo Nico, generato la presenza di spiriti arrabbiati. I protagonisti sembrano poi comunicare con il Vesuvio, quasi identificato a sua volta come uno spirito, che avrebbe tentato di ucciderli. Avrebbero passato lì la notte, nei resti della città antica, immaginando fantasmi in luogo dei suoi abitanti di un tempo.

Affascinante è anche il ruolo che viene dato ai calchi degli scavi archeologici, raffiguranti i cittadini di Pompei negli ultimi momenti prima della morte. Reyna, seppur trovando riprovevole l’esposizione di un tale momento di agonia, finisce per restare impressionata nel guardare le figure di gesso, tanto da avere addosso la sensazione che i pompeiani morti stessero bisbigliando alle sue spalle.

Scavi archeologici di Pompei – Ph. Denise Jones

Il ponte di Baia

L’ultima saga, “Le sfide di Apollo”, segue invece le vicende di Apollo, trasformato da Zeus in un mortale sedicenne come punizione, privo di qualsiasi potere. Il terzo volume della serie, “Il labirinto di fuoco“, ricorre alla potente immagine di Baia, nei Campi Flegrei, per arricchire di significati la storia.

“Il ponte di navi” dissi. “L’ha fatto di nuovo”.

(Rick Riordan – Le sfide di Apollo – 3. Il labirinto di fuoco; 2018)

Viene citata la profezia secondo la quale Caligola aveva tante possibilità di diventare imperatore quante ne avesse di attraversare il golfo di Baia a cavallo. Caligola, diventato imperatore, per smentire la profezia avrebbe poi ordinato la creazione di un enorme ponte fatto di barche a Baia. L’antico episodio viene riprodotto nel presente all’interno del romanzo, descrivendo megayacht che si avvicinano tra loro fino a formare un blocco galleggiante di due chilometri, aiutati da piccole barche, navi della guardia costiera e mezzi della polizia locale.

Nel volume si chiarisce anche il mistero dell’eruzione del Vesuvio che distrusse Pompei e ne mozzò la cima. Sarebbe stata causata da una brutta settimana passata da Vulcano, dio del fuoco.

Terme di Baia

Fantasia o realtà

Antichi Romani che diventano statue di gesso. Un gigantesco ponte composto da barche, creato da un imperatore con manie di grandezza. L’antica Baia sommersa dal mare, per i fenomeni bradisismici. Un vulcano che si trasforma, troncando la sua altezza ed evolvendosi in due differenti cime, il Monte Somma e il Vesuvio. Tanti eventi che stimolano la fantasia.

Nelle saghe le statue pompeiane evocano antichi spiriti, le opere pubbliche contemporanee si caricano di significati sottesi e di corruzione, gli sfarzi e i vizi dei Romani a Baia disgustano Poseidone e il cratere del Vesuvio è custodito dai resti di un precedente cratere, spazzato via da una divinità capricciosa. La realtà ha ispirato i romanzi fantasy di Percy Jackson, ma in molteplici occasioni i fatti storici hanno già superato ogni tipo di immaginazione. Poseidone, dio del mare, avrebbe poi realmente sommerso Baia.

Percy Jackson e Pompei possono essere vissuti attraverso le visite guidate degli scavi archeologici dedicate al personaggio e alla mitologia greco-romana. Il Vesuvio così, oltre a essere il domicilio della fattucchiera Amelia, noto personaggio disneyano, fa anche da sfondo alle avventure a metà tra fantasy e storia composte da Rick Riordan.

Riferimenti:

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