Così fan tutte

Napoli è sempre stata protagonista e musa ispiratrice nel mondo dell’arte. Non deve quindi sorprendere che il Così Fan Tutte di Mozart avesse come ambientazione proprio la città partenopea. L’opera fu commissionata dall’Imperatore Giuseppe II ed è la terza opera buffa, dopo Le Nozze di Figaro ed il Don Giovanni, dell’autore di Salisburgo.

Così Fan Tutte, l’opera buffa un genere “napoletano”

Quella della scelta di ambientare proprio a Napoli il Così Fan Tutte, potrebbe essere un omaggio alla città che ha lanciato il genere dell’opera buffa. Fino ad allora in Europa l’opera lirica era infatti conosciuta unicamente come opera seria, un genere ad appannaggio unicamente della nobiltà. Iniziò però a farsi largo, inizialmente come intermezzo tra gli atti delle opere serie, un nuovo genere che parlava e piaceva al popolo. Con il passare del tempo, questo nuovo genere che trattava di comicità e tematiche più vicine alle fasce più popolari della società, iniziò ad essere non più solo un intermezzo ma ad avere successo e dignità come opera a se, anche e soprattutto, grazie a molti autori della scuola napoletana.

Atto Primo: fedeltà alla prova!

Il Così Fan Tutte, basato sul libretto di Lorenzo Da Ponte, si struttura in due atti. Il primo si apre in un caffè napoletano nel quale due ufficiali dell’esercito borbonico discutono circa la certa fedeltà delle reciproche compagne. Sopraggiunto Don Alfonso, amico dei due e cinico disilluso, li sfida provocatoriamente ad una prova di fedeltà: se per un giorno le donne dei due avessero dimostrato la loro fedeltà nonostante le tentazioni, avrebbe pagato ai due ben cento zecchini. Il tutto pur di dimostrare che “così fan tutte” e che l’infedeltà fa parte dell’animo umano.

Così Fan Tutte

Il piano prevedeva la messa in scena della partenza al fronte dei due ufficiali che intanto, travestiti da pretendenti albanesi, dovevano fare spinte avances sotto mentite spoglie alle donne che, almeno inizialmente, rifiutano pudicamente.

Atto Secondo: scambio di coppie

Nel secondo atto, dopo le insistenti avances, viene messa in scena la surreale e paradossale situazione di uno scambio di coppie. Le donne infatti, spinte alla leggerezza dalla domestica di corte, decidono di “divertirsi un poco” data la partenza dei rispettivi compagni e si organizzano per scegliere con quale dei due pretendenti ognuna volesse condividere del tempo; tuttavia Dorabella, compagna di Ferrando, sceglie Guglielmo travestito mentre Fiordiligi, compagna di Guglielmo, sceglie Ferrando. Equivoci, intrighi e comicità, seguono ed intrattengono il pubblico, rendendo quest’opera un classico ed un esempio in piena regola di opera buffa.

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