Da un gruppo di amici del liceo a influencer culturali numeri uno d’Italia. Con ben 100.000 iscritti solo su Facebook, Storie di Napoli si conferma come progetto di valorizzazione territoriale più seguito del Bel Paese.
I numeri sono da capogiro per un progetto nato e cresciuto senza finanziamenti e in completa autonomia: 400.000 visite al mese su www.storienapoli.it, 8.000.000 spettatori video in un anno, una crescita costante negli ultimi 5 anni, accompagnati da due libri e tre premi nazionali.
La ricetta del successo? Passione, organizzazione, perseveranza, amicizia. Sono i quattro ingredienti che rendono speciale Storie di Napoli.
La nostra avventura, inoltre, negli ultimi due anni è passata ogni mercoledì e giovedì sera sulle frequenze di Radio CRC, con l’appuntamento fisso di “Napoletani Belli”.
E ancora, non dimentichiamo gli appuntamenti mensili con le serate di Snap, in cui abbiamo raccontato in teatri, musei e location inedite le nostre storie, come apertura di serate aperitivo. La cultura è anche questo: si infila nei posti più impensabili e crea opportunità di connessione.
Ma soprattutto siamo convinti che la cultura sia moderazione. Ciò che rende speciale la nostra pagina è la qualità dei contenuti, documentati con fonti segnalate sotto ogni articolo, unita al linguaggio utilizzato, sempre e fortemente amichevole, semplice, conciliante.
Non c’è bisogno di urlare, tantomeno di essere aggressivi: Storie di Napoli unisce, accoglie e fa discutere persone. Siamo 100.000 amici, un gruppo che scrive la storia sul web.
Ed è una responsabilità ancora maggiore quella di diffondere contenuti seri e veritieri, che spesso riusciamo a perfezionare grazie proprio agli interventi dei nostri lettori.
Proprio per questa ragione abbiamo lanciato le nostre dirette Facebook domenicali con personaggi famosi dello spettacolo e del mondo della cultura, in modo da rendere possibile un’interazione digitale fra spettatori da ogni parte d’Europa e personaggi che, altrimenti, sarebbe stato difficile incontrare. Tutto comodamente dal divano di casa.
Il motivo costante di Storie di Napoli, senz’altro, è stato l’amicizia. Un legame che ha caratterizzato i primi tre fondatori fra i banchi del liceo e che, oggi, lega un gruppo di venti giovani, dai 20 ai 28 anni, che hanno come unico obiettivo la valorizzazione del territorio, ma anche la volontà di costruire assieme un futuro vivendo di passioni.
Il nostro concetto di “Napoli” non si lega alla città. Per noi Napoli è tutto ciò che nobilita la Campania, il Sud Italia, l’Europa Intera. Napoli è in tutti quei legami che uniscono i popoli giunti sul Mar Tirreno, dalla storia di Colapesce ai rapporti con la lontana Russia.
E adesso cosa bolle nella pentola di Storie di Napoli?
Non vogliamo proprio arrenderci davanti a un 2020 che sembra voler mandare all’aria tutti i piani del mondo. Vogliamo trasformare un anno tragico in una festa, un isolamento in una scusa per ritrovarci tutti sulla piazza digitale. E, se siamo diventati 100.000, la festa è ancora più grande!
Così, quando usciremo di nuovo liberamente dalle nostre case, ci innamoreremo ancora di più di questa città, vorremo scoprire ed esplorare tutti i vicoli e le strade di cui abbiamo tanto sentito parlare online.
Così, grazie ai finanziamenti del Corpo Europeo di Solidarietà, coordinato da Agenzia Nazionale Giovani, entro la fine dell’anno installeremo il primo sistema di targhe turistiche all’interno del Borgo Orefici, con tanto di audioguide in Italiano e Inglese. Sarà il primo quartiere di un progetto più ampio, che finanzieremo con crowdfunding.
Si tratta di un ritorno alle origini per Storie di Napoli: tanti anni fa, finita la scuola, scendevamo per le strade della città alla ricerca di storie e curiosità da fotografare e postare sulla nostra piccola pagina fan. Oggi siamo di nuovo per strada, ma per scoprire dettagli da raccontare e affiggere per sempre su targhe, tutte realizzate con la supervisione di docenti universitari della Federico II e dell’Istituto di Storia Patria.
Non basta? In cantiere abbiamo anche presto la pubblicazione del terzo libro e -sorpresa!- sarà una raccolta di favole e leggende napoletane per bambini.
E poi hai mai sentito parlare di “Uà, che storia!”?
Accadrà presto! Si tratta infatti della startup pubblicitaria di Storie di Napoli. Racconteremo te, la tua terra, la tua professione nel modo che solo noi conosciamo. La tua campagna pubblicitaria sarà unica. Proprio come la tua storia.
Contattaci per scoprire cosa potremmo fare per te!
Grazie per innamorarti di Napoli e della Campania ogni giorno assieme a noi.
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