Il vento di tramontana potrebbe derivare il suo nome da Tramonti, comune sparso in provincia di Salerno costituito da ben tredici frazioni. Il paese si trova sui Monti Lattari e costituisce il polmone verde della costiera amalfitana, senza avere uno sbocco sul mare. La sua storia è fortemente legata a quella di Amalfi. Il territorio apparteneva infatti all’antica Repubblica Marinara amalfitana, attiva nei secoli X e XI.

Il vento di tramontana

Il nome di Tramonti deriva dalla sua particolare conformazione territoriale, l’essere cioè una terra tra i monti, da cui ‘Intra Montes‘. Questo romantico luogo avrebbe poi dato origine, secondo diverse fonti, al nome del vento che per tutti viene dal nord: la tramontana. Sarebbe stato così che gli amalfitani si riferivano al vento proveniente da nord, ovunque essi si trovassero in mare. I marinai di Amalfi avrebbero infatti identificato il Nord con Tramonti, in quanto il vento spirava provenendo dall’area dell’odierno comune.

Vista di Maiori, in costiera amalfitana, dai sentieri dei Monti Lattari.

Come poteva però l’abitudine degli amalfitani diventare la denominazione data universalmente al vento del nord? Questo si spiega attraverso la diffusione della bussola, il cui uso, con molta probabilità, fu iniziato e perfezionato in Europa proprio dai navigatori amalfitani. Ad Amalfi vi è anche dedicata una statua a Flavio Gioia, fantomatico inventore della bussola. Lo strumento nautico si sarebbe così affermato con i nomi dei venti corrispondenti a quelli indicati convenzionalmente dagli amalfitani.

Il termine tramontana deriverebbe dunque dalla parte settentrionale della costiera amalfitana e sarebbe di conseguenza stato utilizzato nella rosa dei venti moderna, la cui introduzione è attribuita proprio agli amalfitani. Avrebbe indicato poi per estensione anche il punto cardinale, il polo nord e la stella polare, in quanto si credeva che questa coincidesse col polo.

Molte ipotesi dietro l’origine del termine

L’origine del termine tramontana è comunque oggetto di discussione tra gli storici. Potrebbe derivare dalla stessa locuzione latina “trans montes”, cioè al di là dei monti, in quanto spirava dalle Alpi, il Nord per i Romani. Per i Liguri il termine indicherebbe “il vento d’oltre monti” che oltrepassa le catene montuose a Nord della regione ligure.  Potrebbe infine indicare anche i Monti dell’Albania, a nord dell’isola di Zante nello Jonio, punto di riferimento tradizionale della rosa dei venti.

La motivazione per la quale alcuni storici credono al legame con Tramonti è il ruolo che la repubblica di Amalfi ebbe nella diffusione della bussola. Pensiamo ad esempio al nome di un qualsiasi prodotto commerciale contemporaneo che, diventato famoso in breve tempo, finisce per essere identificato da tutto il mondo allo stesso modo, magari attraverso un termine appartenente a una specifica cultura. La tramontana degli amalfitani, abili navigatori, potrebbe essere diventata velocemente la tramontana del mondo.

Un luogo che racchiude un nome

Il paese di Tramonti si ritroverebbe così a custodire l’eredità di un nome importantissimo. Quelle montagne spesse offuscate dalla lucentezza della costiera amalfitana potrebbero rappresentare l’idea universale del nord nel mondo, l’origine della stella polare, l’orizzonte a cui i marinai tendevano quando bramavano di tornare a casa.

Capiamo così come Tramonti riesca a raccontare il mare, anzi forse gli oceani, pur essendone così distante nella sua quotidianità rurale e montana. Tramonti è anzi complementare alle acque della costiera amalfitana. Se le onde della costa ben simboleggiano la voglia di mare, di bellezza e di libertà, i Monti Lattari descrivono il desiderio di terra che arde nel cuore di chi quel mare l’ha oltrepassato del tutto.

Veduta panoramica di Tramonti.

L’unicità di Tramonti

Qualcuno diceva che si è sempre i meridionali di qualcuno. Non sappiamo con certezza se il termine tramontana derivi dal comune montano della costiera  amalfitana, ma siamo sicuri che molte popolazioni abbiano avuto il proprio vento al di là dei monti settentrionali.

Tramonti è però lontana dall’idea di una montagna isolata e irraggiungibile. Dista poche curve dalle più affollate e rinomate località balneari campane ed è ben collegata all’area densamente abitata dell’Agro Nocerino Sarnese attraverso il Valico di Chiunzi. Si raggiunge velocemente a partire da città fortemente urbanizzate o da spiagge dotate di tutti i servizi.

Diversamente da molte località sparse tra le montagne, Tramonti è lì, a pochi passi da tutto, ma sta proprio in questo la sua unicità. Nel cuore della penisola sorrentina resiste questo piccolo scrigno montano, così vicino ma così profondo nella sua estensione. Tra le curve delle varie frazioni si rivelano innumerevoli bellezze nascoste, tra sentieri che si perdono nel verde, limoneti luccicanti e affascinanti chiese. Tramonti rivela i suoi segreti a chi si sforza di inseguirli, perché il vero orizzonte puoi vederlo solo quando non smetti di cercarlo.

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