Figlino è una frazione del Comune di Tramonti. Si tratta di un borgo nascosto in una valle tra i Monti Lattari, la verde catena montuosa della Costiera Amalfitana. Il casale lega fortemente la sua identità ai bambini, poiché, in diversi momenti storici, sono stati proprio i più piccoli ad influenzarne la vita e i luoghi.

L’origine del nome e la chiesa di San Pietro Apostolo

Figlino, secondo la tradizione popolare, deriverebbe infatti il suo nome dalla presenza di un brefotrofio, che accoglieva i figli illegittimi. I pargoli, appena nati, altro non erano che figli dimenticati, indifesi, appunto dei “figlini”. La costruzione del brefotrofio, con l’annessa chiesa della Santissima Annunziata, risalirebbe al lavoro di monaci bizantini tra l’VIII e il IX secolo. Successivamente, tra il XIII e il XIV secolo fu costruita una chiesa più grande, dedicata a San Pietro Apostolo, con conseguente interramento dei precedenti edifici, visibili nella cripta della chiesa attuale.

Veduta di Figlino dall’alto.

Il complesso di San Pietro Apostolo comprende oggi, oltre l’omonima chiesa, un imponente campanile, che svetta al centro di Figlino. La chiesa è ammirata per gli stucchi pregiati, il pavimento decorativo di maioliche di Capodimonte, risalente al Settecento, e il bassorilievo in marmo raffigurante la natività di Gesù.

Il festival degli artisti di strada “Borgo da favola”

Molti secoli dopo, un gruppo di amici di Figlino decide di organizzare un evento molto speciale. È il 2008 quando il Festival “Borgo da favola” vede la luce. Saranno ben undici le edizioni in totale.

I protagonisti della rassegna erano gli artisti di strada e le favole. Ogni anno veniva scelto un tema, principalmente legato al mondo Disney, e veniva realizzato un murales tra i vicoli a esso abbinato. I cittadini mettevano a disposizioni le “cornici” di quelle che sarebbero diventate opere di street art ancora oggi ammirabili. Portoni e saracinesche presero vita, trasformando il volto del borgo. Passeggiando a Figlino si incontrano così Pinocchio, Biancaneve, Peter Pan, gli Aristogatti e tanti altri protagonisti di storie animate.

Murales dedicato agli Aristogatti.

La manifestazione veniva organizzata tra il 17 e il 19 agosto, ogni anno, con gli artisti di strada che animavano le vie del centro tra le più svariate esibizioni. Nei cortili del casale venivano raccontate le favole attraverso scene teatrali, mentre tanti altri busker emozionavano grandi e piccini. Giocolieri, mangia-fuoco, trampolieri e cantastorie si alternavano nei suggestivi angoli di Figlino, avvolti dai Monti Lattari.

Volevamo fare una cosa diversa“, racconta Antonio Marino, membro dell’Associazione Borgo da Favola insieme a Pasquale Coppola, Gaetano Coppola, Gianni Bove e Tino Amodio, il gruppo che si occupava di organizzare il festival. Non c’era alcun collegamento tra il tema della rassegna e l’origine storica del nome della frazione. Desiderosi di avere la propria festa, unica tra i tanti eventi estivi di Tramonti, cinque amici scelsero di mettere i bambini e le favole al centro. Una curiosa casualità. L’evento, diventato troppo grande, avrebbe poi visto la sua ultima edizione nel 2018.

Performance del Festival Borgo da Favola – 2016.

Figlino oggi

Il borgo di Figlino è abitato oggi da circa 85 famiglie. Un tempo a Tramonti c’erano molti bambini e ogni frazione aveva un asilo e una scuola elementare. Oggi invece i bambini a Figlino non sono tantissimi e frequentano le scuole a Polvica, frazione capoluogo di Tramonti. Gli stessi abitanti di Figlino si spostano per lavoro e le coltivazioni del territorio sono per lo più utilizzate per scopo personale.

A Figlino, frazione di un luogo storicamente noto come terra di emigrazione, oggi è assordante il silenzio, la voce dei figli dimenticati delle future generazioni.

Un luogo per raccontare e vivere le favole

Il turismo in Costiera Amalfitana è oggi in evoluzione. Si sta infatti trasformando da balneare a esperienziale e montano. Viaggiatori da tutto il mondo scelgono i sentieri dei Monti Lattari per ammirare dall’alto Capri e Positano. Affascinante è però imbattersi nel casale di Figlino e scoprirne i vicoli storici, dove le favole aspettano di essere raccontate. Basti pensare che ad accogliere gli escursionisti che capitano da quelle parti c’è un’imponente statua di Pinocchio, che con un braccio indica la strada da seguire.

Piazzetta Pinocchio.

L’escursionismo montano per i viaggiatori che muovono i loro primi passi. Le storie che vogliono essere narrate all’aperto. Genitori desiderosi di ritornare bambini, avventurandosi, con i propri figli, tra sentieri e vicoli dipinti. Artisti pieni di fantasia, che non vedono l’ora di recitare e danzare in una scenografia naturale. Tutto questo può incontrarsi a Figlino, il luogo dove poter vivere dentro le favole.

Si ringraziano Antonio Marino, Pasquale Coppola, Gaetano Coppola, Gianni Bove e Tino Amodio, membri dell’Associazione Borgo da Favola che organizzava il festival, per le informazioni fornite e le immagini.

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