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Halloween si avvicina, è ormai alle porte. Chi più, chi meno, tutti hanno già pensato a quale costume indosseranno quella notte, quale mostro interpretare…noi vogliamo parlare di un “classico intramontabile”: il vampiro.

Essere mitologico che sopravvive nutrendosi del sangue delle sue vittime, viso pallido, lungo mantello, canini affilati e occhi iniettati di sangue.

Ma il vampiro di cui vogliamo parlarvi noi oggi, non si aggira per le strade della città cercando sangue di cui nutrirsi, bensì si trova nel complesso di Santa Maria la Nova.

Si racconta, infatti, che lì si trovi quella che è la tomba del conte Dracula. Esatto, proprio lui, il mitico conte Dracula!

Quello che noi oggi conosciamo più comunemente come conte Dracula, in realtà si chiamava Vlad III. Ciò di cui stiamo parlando, infatti, non è la trasposizione letteraria o cinematografica del classico vampiro che siamo abituati a vedere solo come un mostro, ma si tratta di un personaggio storico.

Ci riferiamo, infatti, a Vlad Tepes (l’Impalatore), principe di Valacchia. Si dice che sia morto in battaglia nel 1476, ma il suo corpo non fu mai ritrovato…da qui in poi si svilupparono diverse teorie che hanno portato a credere che sia sepolto nella nostra città. Alcuni studiosi, infatti, sostengono che in realtà la figlia Maria lo abbia liberato dalla prigionia riscattandolo e lo abbia condotto in gran segreto in un posto ben lontano dalla battaglia che aveva combattuto. La figlia sarebbe giunta proprio a Napoli e qui avrebbe curato il padre sino alla sua morte, seppellendolo poi senza mai rivelarne la vera identità.

Ma come si è arrivato a credere che i resti del principe Vlad siano sepolti proprio a Napoli? Può mai essere sufficiente parlare solamente di una congettura relativa alla figlia che lo ha qui portato? Quali sono gli indizi che hanno portato numerosi ad affermare ciò?

Già alcune decorazioni della tomba sita in Santa Maria la Nova hanno avvalorato questa teoria: una delle zone su cui governava il principe Vlad, a sud della Romania, aveva come simbolo due delfini accoppiati che appaiono anche sulla presunta tomba di Dracula. Inoltre, esattamente dietro quella che è la sua presunta tomba, si trova una strana iscrizione in codice, un miscuglio di parole in diverse lingue, anche sconosciute, ancora indecifrato, forse un codice che potrebbe ricollegare la tomba proprio a Vlad. Nei bassorilievi, inoltre, sono presenti anche dei draghi, che potrebbero indicare un chiaro riferimento a quello che è il conte Dracula, riferendoci al suo nome che ha il significato di “dragone”.vlad_tepes_001

Ma gli indizi che fanno presumere che Dracula sia sepolto a Napoli non finiscono ovviamente qui e non riguardano solo caratteri grafici della sua tomba, ma anche parte della storia della sua famiglia, altre furono le teorie che avevano come protagonista proprio la figlia.

La storia, infatti, narra che il figlio del signore di Acerenza (che aveva ricevuto tale titolo proprio dal Re di Napoli Ferdinando I), avrebbe sposato una principessa di origine slava: Maria Balsa. Poche sono le notizie sulla famiglia della donna, a dir poco lacunose per una principessa che aveva contratto matrimonio con un uomo così importante e molte ipotesi furono elaborate sulla sua origine. Molto probabilmente, la principessa si chiamava in realtà Maria Dracul e trovò a Napoli rifugio presso l’ordine del dragone di cui faceva parte il padre, Vlad Tepes, ed anche il Re Ferdinando I. Per nascondere la sua vera identità, si narrà le sia stato cambiato il nome da Maria Dracul in Maria Balsa…ma questo nome non fu di certo scelto a caso: Balsa, infatti, lo si poteva tradurre proprio come “figlia del Dragone”, quindi figlia del conte Dracula. Anche numerosi documenti storici accreditano questa tesi: Maria, infatti, viene indicata come la figlia di un despota della Romania e come la possidente di alcuni terreni ereditati negli stessi luoghi.

Per ora nulla è certo, non possiamo ancora sapere con sicurezza chi riposa nella tomba situata a Santa Maria la Nova, non sappiamo se si tratta di realtà o di pura fantasia, certezze non ve ne sono…ma, aspettando Halloween, non c’è niente di meglio che fantasticare un po’ su questa storia che ha un che di misterioso nell’attesa di risposte certe.

 

-Cristina Bianco

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