La stazione di Salvator Rosa, aperta al pubblico nel 2001, sicuramente è una delle più caratteristiche fra le stazioni dell’arte. Una seconda uscita è stata aperta nel 2002 ed è anche dotata di scale mobili, le quali conducono nei pressi di Piazza Leonardo.
Sin dall’esterno, infatti, è possibile notare l’immensa cura artistica che vi è stata nell’ideare e nel realizzare la stazione. Basta un’occhiata ai palazzi circostanti per capire immediatamente di cosa stiamo parlando: questi, infatti, sono stati decisamente riqualificati ed abbelliti, fino a diventare delle vere e proprie opere d’arte. Eleganza, finezza e buon gusto sono presenti in ogni dove all’interno dei meandri di questa Metropolitana.
La stazione di Salvator Rosa, inoltre, è caratterizzata anche da una costruzione che si sviluppa su più piani. Andiamo a vedere quali sono.
Dettagli della stazione di Salvator Rosa
Iniziamo dal piano interrato, per meglio dire, dalla vera e propria fermata: lungo il percorso che porta ai binari, infatti, è possibile ammirare diverse installazioni di alcuni artisti fra i quali Raffaella Nappo, Santolo De Luca,etc.

N. Zullo
Ermafrodito che si autofeconda
Una delle installazioni presenti all’interno della stazione, nel percorso verso i binari

A subway è chiù sicur
Un’altra delle installazioni presenti all’interno della stazioni, in questo caso la protagonista indiscussa è la Cinquecento

Dopodichè, una volta usciti dalla stazione di Salvator Rosa, basta alzare di poco lo sguardo per trovarsi immersi in un turbinio di colori. Il piano superiore, infatti, è costituito da una bellissima area giochi per bambini, progettata da Salvatore e Mimmo Paladino. I bambini a Napoli sono sempre stati al centro di ogni progetto.
Cristina Bianco
Foto e fonte: anm.it

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