Michele Lofrano è stato un abile ed importante orafo presso la corte del re Ferdinando VI di Borbone, nonché console dell’Arte nel 1753, 1756 e 1761.

Una delle opere più famose di Michele Lofrano

È possibile ammirare il prodotto della sua arte ancora oggi, grazie al Museo del Tesoro di San Gennaro, nel quale è presente un calice tempestato di pietre preziose, circa seicento, con all’interno la firma dell’artista donato proprio dal re al “Tesoro di Napoli“.

Il Tesoro di Napoli è presente nel Duomo di San Gennaro

Quando Michele Lofrano divenne proprietario di un’intera strada

Un altro motivo per il quale questo autore rimane vivo ancora oggi fra le strade del centro storico di Napoli è la presenza di una targa nel Borgo Orefici. La zona, come è facile da intuire, era molto diversa da come la conosciamo oggi, precisamente era composta da una miriade di vicoli paralleli.

Un’usanza molto particolare a Napoli consisteva nella presenza di targhe delle sentenze affisse tra le strade e la Traversa II Orefici non è da meno dal momento che, dopo numerose pratiche burocratiche con il Tribunale della Fortificazione, Michele Lofrano riuscì ad ottenere la proprietà del terreno, che di fatto resta suo dopo circa 300 anni.

La targa della sentenza che definisce la proprietà della strada all’orafo di corte e Deputato del Tribunale della Fortificazione Michele Lofrano

Fonti:

Cos’era il Tribunale della Fortificazione, Mattonata e Acqua

Il Tesoro di San Gennaro

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