antonio esposito ferraioli pagani camorra
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Oggi raccontiamo una triste storia, come lo sono quasi tutte quelle che hanno come protagonista la mafia. E solitamente, purtroppo, un personaggio della storia è una vittima innocente. Questa vicenda non è affatto un’eccezione, purtroppo! Antonio Esposito Ferraioli era un cuoco e sindacalista di Pagani, ucciso brutalmente dalla camorra il 30 agosto 1978 all’età di 27 anni.

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Antonio Esposito Ferraioli in divisa (secondo da dx). Foto dal sito vivi.libera.it

Tonino: cuoco e sindacalista al servizio degli altri

Antonio Esposito Ferraioli era assunto come cuoco nella mensa dell’ex stabilimento FATME a Pagani. Si trattava di un grande stabilimento di una multinazionale di elettronica affidato in appalto esterno a imprenditori locali. All’interno della fabbrica “Tonino” fungeva anche il ruolo di sindacalista, iscritto alla CGIL. Era impegnato anche in politica, iscritto al P.C.I.

Sempre in difesa dei diritti dei suoi colleghi, Antonio Esposito Ferraioli si batteva quotidianamente per migliorare le condizioni lavorative all’interno dello stabilimento. Costrinse i titolari dell’impresa a garantire la tredicesima a tutti i dipendenti della mensa, provocando non pochi malumori ai vertici alti.

“Tonino” ebbe diversi problemi anche nella sua quotidiana attività di cuoco. In molte occasioni denunciò la malagestione delle subforniture alimentari, scoprendo un mercato parallelo di macellazione irregolare. E molte volte si rifiutò di cucinare carne dalla dubbia provenienza, in evidente stato di decomposizione.

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Foto dal sito vivi.libera.it

30 agosto 1978

La fervente attività sindacalista di Antonio Esposito Ferraioli, unita al suo solido e instancabile coraggio, causò pesanti attriti con la dirigenza, collusa con la criminalità organizzata di Pagani. Sono gli anni di lotta tra la Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo e la criminalità organizzata locale, fortemente consolidata nella cittadina dell’Agro-Nocerino Sarnese.

In questo contesto così complicato “Tonino” si trasformò da valoroso difensore della legalità a vittima sacrificale. Ciò avvenne precisamente in una calda sera del 30 agosto 1978. Il cuoco sindacalista aveva trascorso la serata dalla fidanzata, promessa sposa, e stava rincasando attraversando Via Zito, nel cosiddetto “Rione Palazzine” di Pagani. In quel momento fu sorpreso da un agguato e ferito gravemente da due colpi di lupara. Inutili i tentativi di trasportarlo in ospedale. Antonio Esposito Ferraioli morirà poco dopo!

Antonio esposito ferraioli pagani camorra
Foto dal sito vivi.libera.it

Il lento corso della giustizia

La vicenda legale sull’omicidio di Antonio Esposito Ferraioli è un’altra macchia nella storia italiana. L’inchiesta non portò a nessun risultato, tantomeno alla condanna per mandanti ed esecutori. Ogni accusa cadde in fase investigativa per mancanza di prove.

Solo nel 2014, con una sentenza del Tribunale di Nocera Inferiore, Antonio Esposito è stato riconosciuto ufficialmente “vittima innocente della criminalità organizzata“, grazie alla testimonianza di magistrati e di colleghi del sindacalista. Ma la sensazione è che la strada della giustizia sia ancora lunga e impervia.

Antonio Esposito Ferraioli pagani camorra
Foto dal sito vivi.libera.it

Antonio Esposito Ferraioli nella memoria collettiva

Negli ultimi anni assistiamo a un lento proliferare di iniziative, eventi ed attività culturali che hanno l’obbiettivo di tenere vivo il ricordo di “Tonino”. Gran parte di queste iniziative sono germinate dalla stessa Pagani. Tra queste, assai rilevante è il cortometraggio “Tonino – Il film” diretto da Gaetano Del Mauro, scritto da Alfonso Tramontano Guerritore con Aldo Padovano e Federico Esposito.

In nome di Antonio Esposito Ferraioli sono stati intitolati diversi edifici e iniziative: il Presidio di Libera a Pagani, la Camera del Lavoro CGIL di Nocera Inferiore, la strada a Pagani che conduce all’ex istituto FATME, un istituto alberghiero a Poggioreale, una rassegna eno-gastronomica promossa all’istituto alberghiero di Pagani e una masseria ad Afragola confiscata alla camorra.

Tutto giusto, tutto sacrosanto! Perchè è necessario mantenere vivo il ricordo di un giovane, un cuoco, un sindacalista che ha lottato senza paura. Una vittima innocente della camorra sulla cui morte non si è ancora detto tutto.

Il trailer di “Tonino – il film”, diretto da Gaetano Del Mauro, scritto da Alfonso Tramontano Guerritore con Aldo Padovano e Federico Esposito

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  1. Avatar mariella ricciardi
    mariella ricciardi

    Le storie sono ad ogni angolo di strada. Continua a raccontarle per tutti quelli come me che hanno piacere a leggerle

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