Il “Mammone“, una figura misteriosa che incute timore ai bambini. L’abbiamo spesso sentita nominare dai nostri genitori durante le loro indimenticabili ramanzine. Entrava spesso prepotentemente con la sua presenza ingombrante in seguito a qualche nostra marachella.
“Fai ‘o bravo, sennò viene ‘o Mammone”
In molti avranno udito questo celebre detto pronunciato da genitori incolleriti verso i propri figli discoli. Ma qual è l’origine di questo detto? Chi si cela dietro la leggendaria figura del “Mammone”? Si tratta di un assassino, un mostro o un vero e proprio demone?
Etimologia della parola
“Mammona” in siriaco è la divinizzazione della ricchezza terrena. Un demone tentatore della ricchezza, insomma, spesso e volentieri associato al Diavolo in persona. La parola “Mamon” è presente anche nell’aramaico ed è il termine che Cristo utilizza in un celebre discorso ai discepoli riportato da Matteo 6, 24-34
“Non potete servire Dio e la ricchezza“
Anche Santa Francesca Romana, in una delle sue celebri visioni, cita Mammona tra la sfilza dei demoni più fedeli a Lucifero, insieme ad Asmodeo e Belzebù. Certamente non è un essere rassicurante, ma siamo sicuri che si tratti della stessa entità che terrorizza generazioni di bambini?
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Il gigantesco mostro felino
Più che all’esoterismo bisognerebbe guardare ai racconti fantastici. Forse lo spaventoso “Mammone” è il gigantesco gatto dall’aspetto inquietante, molto aggressivo e per niente affabile. Giambattista Basile lo descrive nel suo celebre “Lo cunto de li cunti“, noto anche come “Il Pentamerone“, testo del ‘600. Il letterato campano ne parla così:
“Quando la notizia si fu diffusa, arrivò moltissima gente da ogni parte del regno, anche da lontanissimo, per partecipare a questa gara e tentare la sorte: chi diceva che era la pelle di un gatto mammone, chi di una lince, chi di un coccodrillo, chi di un animale e chi di un altro, ma nessuno indovinava.”
Nella letteratura e nelle tradizioni popolari questo essere inquietante pullula a più riprese facendosi notare per la sua ferinità. Sarà dunque lui l’entità rievocata dal celebre detto protagonista della nostra storia?! Le teorie sulla sua origine non finiscono di certo qui.
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Gaetano Coletta: un “Mammone” realmente esistito
In realtà il “Mammone” non vive solo nella fantasia degli adulti e negli incubi dei bambini. Esso è veramente esistito! Ma a dir la verità non ha nulla a che fare con demoni tentatori e felini mastodontici. Ma non per questo meno è meno terrificante, anzi! Stiamo parlando di Gaetano Coletta, il Signor Mammone.
Fu uno dei briganti più sanguinari della storia, autore di centinaia di omicidi. Visse a cavallo tra il ‘700 e l’800 e prese parte alla cacciata dei francesi da Napoli nel 1799. Vincenzo Cuoco lo descrive in questi termini:
… è un mostro orribile di cui difficilmente si ritrova l’eguale. In due mesi di comando, in poca estensione di paese, ha fatto fucilar trecento cinquanta infelici […] Il suo desiderio di sangue umano era tale, che si beveva tutto quello che usciva dagl’infelici che faceva scannare…
![](https://storienapoli.it/wp-content/uploads/2020/11/Guappo_camorrista_in_Naples_Italy.jpg)
Insomma, che sia un demone, un gatto gigante o un terribile criminale, una cosa è certa: meglio stare alla larga dal “Mammone”!. E se da bambini eravamo terrorizzati al solo pronunciare di questa parola un buon motivo per farlo c’era, eccome!
Fonti
- V. Cuoco, Saggio storico sulla rivoluzione di Napoli, M. Lombbardi 1863
- G. Basile, Lo cunto de li cunti, Garzanti 2008
- http://www.paroledautore.net/fiabe/classiche/basile/sette_colombelli.htm
- https://www.treccani.it/vocabolario/mammona/
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