Contrariamente a quanto si crede il Gin, bevanda alcolica tra le più conosciute e bevute al mondo, non nasce in Inghilterra o in Olanda, ma è figlio delle nostre terre.
Proprio a Salerno, grazie all’attività della Scuola Medica Salernitana, si assiste alla nascita di proto-gin, prodotti dalla distillazione dell’alcol e bacche di ginepro.
Il prodotto finale sarà poi distillato in quanto bevanda alcolica in altre zone d’Europa, l’Olanda e poi l’Inghilterra, ma partiamo da prima! Lo scopo iniziale, infatti, non era quello di ottenere una bevanda alcolica, bensì di sfruttare le proprietà mediche del ginepro.
Perché a Salerno si decide di distillare Gin?
La Scuola Medica Salernitana è estremamente interessata alle proprietà mediche delle foglie di ginepro. Vediamone alcune:
- Ottimo digestivo, utile inoltre per diversi problemi allo stomaco. Le bacche di Ginepro, se masticate, aiutano la funzione digestiva, riducono gonfiore addominale ed eliminano casi di meteorismo.
- Antisettico naturale per le vie urinarie e respiratorie.
- Per alleviare la tosse. Sotto forma di tisane o olio essenziale, il Ginepro è ideale per alleviare tosse, raffreddore e vari malanni di stagione.
- Per la psiche. Aiuta a superare momenti di stanchezza psicofisica, stress e depressione.
- Proprietà antireumatiche. Ottimo per i massaggi, per rilassare i muscoli contratti, previene i crampi e tonifica i tessuti connettivi.
- Antisettico per la pelle. Il ginepro purifica i pori, riduce la formazione di acne ed eczemi.
L’idea dei monaci dell’orto botanico di Salerno era quella di realizzare una medicina che fosse facilmente trasportabile e utilizzabile durante tutto l’anno.
I primi Gin distillati a Salerno, vediamo come
La storia della distillazione di bevande alcoliche affonda le proprie radici nella storia greca, romana e araba. É però attraverso l’ideazione di uno strumento particolare che la Scuola Medica Salernitana riesce ad arrivare al perfezionamento delle tecniche alchemiche precedenti: parliamo dell’alambicco.
Tale strumento era composto da tre parti: la cucurbita (o caldaia ), in cui si mette il liquido da distillare, alla quale è sovrapposto il duomo, per lo più sferico, da cui si diparte il condensatore (un tubo raffreddato o una serpentina immersa in acqua). Il nuovo materiale permetteva una perfetta conduzione del calore, e dopo aver perfezionato fase di riscaldamento, si capì l’importanza della fase di raffreddamento e fu così possibile la preparazione massiccia di distillati ad alta gradazione alcolica.
Nell’Italia del XIII secolo, la cosiddetta aqua ardens, aveva un titolo alcolometrico pari al 60% e doveva il suo nome proprio alla sua alta infiammabilità.
La tecnica fu perfezionata fino alla produzione della cosiddetta aqua vitae, una soluzione contenente il 90% di alcol. Nella letteratura del XII e XIII secolo si trovano numerosi trattati sulle proprietà delle aque, proprietà chimiche e virtù mediche, oltre che dal forte potere spiritoso.
Per approfondimenti sulla storia della distillazione made in Italy rimando a https://ilgin.it/curiosita/distillazione-italia-scuola-medica-salernitana/.
La diffusione del Gin in Europa, dopo la nascita salernitana
Verso la metà del Seicento la formulazione del gin è stata modificata nei Paesi Bassi da un medico dell’Università di Leida, tale Sylvius Franciscus, che proponeva la bevanda ancora sotto forma di medicinale.
Il rimedio ebbe un successo talmente largo in Olanda che successivamente arrivò anche in Inghilterra. Gli Inglesi all’inizio importarono grandi quantità di gin, tuttavia non si limitarono solo a berlo ma contribuirono anche all’evoluzione e allo sviluppo della bevanda che nel frattempo aveva perso le caratteristiche di medicamento per divenire una bevanda alcolica, il famoso London Dry Gin.
La bevanda diventò così popolare ed importante che veniva utilizzata come parte del salario da destinare agli operai. Una scelta che chiaramente alzò il tasso di alcolismo comportando problemi a livello sociale. Il governo inglese intervenne così con Gin Acts ma senza esito.
La diffusione avviene così in tutta Europa e torna da noi, questa volta sui tavoli e dietro i banconi dei bar, invece che su quelli delle farmacie!
Per saperne di più: – https://salerno.occhionotizie.it/gin-salerno-scuola-medica-salernitana/ –https://drinking.partesa.it/blog/spirits/le-origini-del-gin-una-paternita-divisa-tra-olanda-e-italia – https://www.vhagin.com/le-origini-del-gin/
Claudia Colella
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