giardino dei semplici
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Alle spalle dell’Ospedale degli Incurabili, confinante con il convento di Regina Coeli e quello di Santa Maria delle Grazie, si trova un grande giardino utilizzato per la coltivazioni di erbe medicinali.

Si tratta del Giardino dei Semplici di Napoli, uno dei tesori nascosti della città.

Il complesso ospedaliero degli Incurabili

Nel 1522 donna Maria Lorenza Longo, fondatrice dell’Ordine delle Monache Clarisse Cappuccine, per offrire assistenza ad ammalati e poveri, decide di creare il complesso di Santa Maria del Popolo degli Incurabili.

Qui non avveniva solo l’assistenza agli ammalati considerati “incurabili”, ma anche strumenti per la formazione di medici e farmacisti. 

La meravigliosa struttura sorge proprio in Via Maria Longo, non lontano da Porta San Gennaro. 

Tra le cose assolutamente da visitare nella struttura ci sono senza dubbio la Farmacia, vero gioiello monumentale della struttura, il teatro anatomico, dove si faceva lezione sui cadaveri e il fantastico Museo delle arti sanitarie

Non tutti sanno che però è possibile anche visitare l’orto dell’ospedale Incurabili, noto come il Giardino dei semplici di Napoli. In questo spazio verde si coltivavano erbe medicinali che raccolte venivano utilizzate nelle preparazioni magistrali in farmacia.

La storia del Giardino dei Semplici di Napoli

Il Giardino dei Semplici di Napoli, come gli altri che sorgono in diverse strutture ospedaliere d’Italia (famoso è quello di Firenze), è detto in questo modo perché “Medicina Simplex” era il termine usato per definire le erbe medicinali.

L’orto dell’ospedale degli Incurabili si realizzò probabilmente sotto la spinta di Domenico Cirillo e del suo allievo Michele Tenore, altre fonti riportano che il giardino fu fondato da Vincenzo Stellati nel 1811 ad uso degli studenti che frequentavano il complesso, per poi diventare indispensabile anche per le attività dell’ospedale.

Giardino dei Semplici di Napoli è caratterizzato da una grande vasca centrale, costruita in epoca moderna, e da un rigoglioso albero di canfora che, insieme alle altre erbe medicinali, veniva utilizzato nella farmacia per ricavarne medicinali. 

Caduto poi in disuso con l’avvento della medicina moderna, l’orto cadde in stato di abbandono per essere poi restaurato dall’associazione culturale “Il Faro d’Ippocrate” che, studiando gli antichi libri di botanica, ha reinserito molte specie di piante terapeutiche. 

Il canforo del Giardino dei Semplici di Napoli 

Il canforo presente Giardino dei Semplici di Napoli, nel chiostro dell’ospedale degli Incurabili, secondo alcune fonti fu piantato qualche anno dopo la fondazione del complesso. Con il suo fusto antico e il grande fogliame è uno dei pochi esemplari presenti negli spazi chiusi della città.

Nella formulazione dei medicamenti il canforo era utilizzato per le capacità analettiche respiratorie e il profumo caratteristico aveva anche la funzione di allontanare le malattie purificando la mala aria.

Con un’altezza di circa 35 metri ed una chioma larga almeno 20, il secolare canforo può essere considerato un monumento vivente, testimone muro di una storia millenaria. 

Due curiosità sull’ospedale che ospita il Giardino dei semplici di Napoli

Ecco due curiosità sul luogo storico che ospita il Giardino dei Semplici di Napoli.

L’ospedale degli Incurabili era senza dubbio un luogo di cura all’avanguardia: vi era un teatro anatomico dove si faceva lezione sui cadaveri, si racconta che proprio in quella sala il giovane studente Salvatore Di Giacomo, impressionato dalla vista dei resti umani, decise di rinunciare alla carriera di medico e di dedicarsi a quella di poeta! 

Qui lavorava anche un certo Giorgio Cattaneo, ovvero il Mastuggiorgio originale. Il modo di dire che prende in causa questo personaggio (“Fa ‘o Mastuggiorgio!”)  ricorda proprio l’opinabile approccio terapeutico del dottor Cattaneo e i suoi metodi estremi.

Sitografia 

http://www.agricoltura.regione.campania.it/foreste/monum/scheda_150.html

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